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Cold Fear


Da quando è rimasto orfano di Resident Evil (quello vero, non quella robaccia di outbreak…) il monolite della grande S è stato invaso da più e più pseudo cloni del survival horror che ha fatto di CAPCOM una delle softco più apprezzate degli ultimi anni.
Alcuni di essi plagiarono la struttura ideata da Mikami & Kobayashi (ad essere sinceri prima esisteva un certo alone in the dark ma nessuno pare ricordarlo… dopo i vari R.E. vennero obscure, curse the eye of isis, etc etc…) altri invece cercarono di innovare il concetto stesso di “survival horror” anteponendo gli stati d’animo generati dal gameplay alla resa più o meno “gore” degli atti compiuti nel gioco (Eternal darkness, forbidden siren, i 2 project zero e naturalmente la saga di Silent Hill, 4° cap escluso ovviamente)… emozioni che alcuni giocatori hanno preferito al consueto spargimento di interiora capcomiano.
Certo l’annuncio dell’esclusività (temporanea a quanto pare… la versione ps2 è stata solo annunciata ma per ora non se ne sa assolutamente nulla) di Resident Evil 4 al GAMECUBE è stato un duro colpo per gli utenti only Sony… non disperate ragazzi!!! Qualcuno alla Ubisoft ha pensato “ e se producessimo un bell’horror per alleviare le sofferenze ai ps2isti?” detto, fatto! Cold Fear è servito…
Ed ora eccomi qua ha decantare le lodi di un titolo che ha avuto la sfiga/fortuna di uscire nello stesso periodo del capolavoro nipponico e che per merito dei Darkworks (quelli di alone in the dark…) riesce a ritagliarsi un angolo di celebrità grazie ad una giocabilità non dissimile dall’ultimo titolo CapCom.

…Mare profumo di mare….
Citazioni trash a parte il mare in questo titolo ricopre un ruolo fondamentale, tutta l’avventura difatti si dipana a bordo di una baleniera alla deriva… nel filmato iniziale prenderemo conoscenza dei fatti che ci porteranno ad intervenire, una sequenza che per dinamismo, regia, scelte e bilanciamenti cromatici non ha nulla da invidiare ai migliori film horror di stampo occidentale (la poesia di film come ju-on o ringu è del tutto sconosciuta agli yankee, in ambito horror ovviamente).
Il gioco inizia subito dopo il filmato… una fitta pioggia riduce la visibilità, il mare sbatacchia la nave come fosse di carta e le onde sono tanto forti da scaraventarci a terra ogni qualvolta ne veniamo investiti, un ambiente (la baleniera…) sicuramente ostile, almeno nella sua componente naturalistico/strutturale, il tutto ricostruito in maniera talmente meticolosa da lasciare davvero basiti. La tempesta e la componente “umidità” è così credibile e ben fatta da provocare nel giocatore quel senso di inquietudine che si può provare in un ambiente desolato durante un temporale… splendido e terrificante!!!
La palette di colori utilizzata ha una ovvia predominante di colori freddi, all’occorrenza messi in contrasto da accesissime tinte calde. Complice della splendida resa grafica, oltre alle già citate gamme cromatiche, sono le texture e il level design. Le prime vantano una definizione ottima e una buona resa “materica” della superficie che rappresentano.
L’altro parametro, ossia il design di questo macro livello è magistrale, le dimensioni della nave, i suoi recessi sinuosi, le sue aberranti insidie sono tutte credibili e giustamente inospitali, nulla sembra messo a caso, ed ogni cosa che fa parte dell’ambiente all’apparenza insignificante potrebbe salvarvi la vita (i quadri elettrici e le cassette di derivazione, i barili, le luci… prestate attenzione, sono mooolto utili…).
Il nostro alter ego purtroppo non brilla ne per originalità ne per carisma, un normale simil sbirro abbastanza atletico… difficile immedesimarsi…fortunatamente la storia (non proprio originale ma vabbè…), la resa grafica complessiva e le azioni da portare a termine, rendono la permanenza nei panni del buon Tom (così si chiama il nostro biondo protagonista…) sicuramente piacevole ed intensa…

…Onda su onda…
Maroooo mo v….. Ma oscilla sempre l’immagine? Si… sei su una nave in tempesta mica in una villa con le piante giganti e gli hunter in cantina!!! (conversazione tra me e il webmaster che dopo qualche ora di gioco aveva gli scompensi da mal di mare…) se avete intuito è proprio così, l’oscillazione durante il gioco è perenne e meno male!!!
Oltre ad aumentare il realismo e la sensazione di equilibrio precario, torna utile per risolvere alcuni enigmi e rende più pepati gli scontri contro i mutanti “zomboallegri” che infestano la ridente barchetta della morte… le somiglianze con RE4 si fanno particolarmente marcate nel sistema di combattimento, tramite la pressione di un tasto la camera passerà immediatamente dietro le spalle e precisamente di ¾ sulla nuca, inquadrando così un buon 85% di schermo, porzione ampia quanto basta per prendere la mira e colpire i punti vitali dei nostri velocissimi (non vi prendo in giro, pensate ai vostri avversari come i mutanti del film “28 giorni dopo”… pericolosi e cattivissimi) zombetti… il resto dei mostri non è da meno ma sul frangente estetico c’è da evidenziare un eccessivo uso di cliché ormai abusati più e più volte in questo genere di rappresentazioni, e non solo videoludiche.
Tutto sommato però c’è poco da obiettare, il loro mestiere (renderci il gioco odioso e difficile in alcuni punti…) lo fanno bene e a tratti terrorizzano in maniera simile a quanto accadeva in oscure… fattore sorpresa e relativo salto sulla sedia… unico appunto i caricamenti da stanza a stanza, a volte eccessivi, nulla di drammatico ma fastidiosi.

Altra componente di rilievo che da man forte al lato tecnico del prodotto Ubisoft è la colonna sonora, giustamente drammatica ed imponente e a tratti miscelata con ottimi frangenti di luciferiana memoria (chi ha capito ha capito….).
Pregio massimo è il doppiaggio in lingua italica, di discreta fattura, e per ora appannaggio del solo Forbidden siren… gradita sorpresa.

Una buon palliativo che farà contenti gli horror fan che invidiano RE4 all’amico cubista, un contentino tutto sommato gradevole e curato… Nell’attesa di forbidden siren 2 o della famigerata conversione del suddetto titolo CapCom, potrebbe aiutarvi a passare indenni questi mesi…



   
Toni    
 
   
 

  Prodotto
  Ubisoft Entertainment
  Sviluppatore
  Darkworks / Ubi Studios Parigi
  Genere
  Action Adventure
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Graficamente solido.
  - Buona animazione.
  - Ambienti curati dal buon numero di dettagli.
  - Doppiaggio in italiano.
  - Adrenalinico e squisitamente action.
  - Originale movimento oscillante della camera.
  - Pecora nera:
  - Trama non proprio originalissima.
  - Inquadratura indigesta per qualcuno.
  - Design personaggi sottotono rispetto all’ambiente.
 
 
 

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