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Ghost in the Shell: Stand Alone Complex


Gli anime & manga fan fra di voi troveranno il titolo della review più che familiare.
Il gioco Bandai qui sotto analizzato, fa riferimento alla serie animata da poco trasmessa in jappolandia, tratta dal manga e dai relativi lungometraggi (che come recita la recensione del 1° della testata “Empire” è il solo film che farebbe James Cameron se solo Disney glielo permettesse…) che portano l’autorevole firma di Masamune Shirow, mangaka osannato da tutta la comunità dei lettori e disegnatori per le sue incredibili capacità illustrative nonché per le sue peculiarità narrative. Autore di storie contorte ma di indubbio fascino, è il creatore di universi biomeccanici governati menti artificiali e crudeli che cercano continuamente la propria componente umana ormai persa o mai posseduta, un artista che stilisticamente parlando (più sul lato narrativo che sul lato “estetico”) sta tra Katsuhiro Otomo (AKIRA…) e Osamu Tetsuka (Metropolis, Astroboy tra i suoi più famosi…)… per cercare un parallelismo letterario il nostro nippotalento è una sorta di P.K. Dick (anche gli androidi sognano pecore elettriche ossia Blade Runner, rapporto di minoranza e Ubik, le sue opere più conosciute…) dei comics in salsa orientale…
A mio avviso un semigenio…
Come vedremo nonostante i nobili natali del Character design e della componente narrativa, il titolo in questione esce particolarmente segnato da una competizione che in questo 2005 si è fatta particolarmente accesa…di action adventure su PS2 ce ne a tonnellate e per emergere dalla concorrenza o fai il botto producendo un must da avere a tutti i costi (Devil may cry 3 per ora è il massimo esponente del genere sbarcato nel vecchio continente…) oppure il solo titolo, benché di forte richiamo, non basta per vendere un gioco mediocre…fortunatamente il nostro GITS non è proprio tutto da buttare ma purtroppo non rientra sicuramente nella lista dei 100 migliori titoli per il monolite, ed ora come ora per una softco meno massiccia della Bandai sarebbe un suicidio…
Preoccupazione che a quanto pare non tange minimamente il colosso dei giocattoli nipponico (che come avrete capito non campa certo di viggì) che incurante delle critiche di giocatori e recensori si ostina a produrre giochi di qualità drammaticamente bassa…contenti loro… si ma poveri noi!!!

È ufficiale, il maggiore Kusanagi, Bateau e Togusa non sono mai stati così brutti!!!

Il team di sviluppo, come potete intuire dal titolo, non ha fatto nessuno sforzo per valorizzare la cosmesi del gioco che si presenta così con una veste grafica drammaticamente medio-bassa.
Già dal filmato iniziale si nota una pochezza quasi imbarazzante di poligoni con una claudicante animazione che a tratti indispone, in particolar modo se conoscete la serie animata o peggio il meraviglioso manga da cui e tratto. Fortunatamente la parte in-game risulta più fluida e decisamente ben animata, in particolar modo nelle “schivate” repentine della nostra eroina (ovviamente il maggiore Motoko Kusanagi).
La protagonista risulta comunque credibile e ben fatta, la “pesantezza” del corpo cibernetico e ben rappresentato specialmente nelle cadute ad altezze elevate, una lieve componente “fisica” che con tutti i suoi limiti, rende bene sia nei movimenti sia nelle collisioni, anche se a volte denuncia una marcata compenetrazione di poligoni. Gli ambienti d’altro canto denunciano un level design talmente banale e scontato che il solo muovercisi causa un senso di alienazione che in breve si trasforma in nausea per poi degenerare in noia, fortunatamente nello svolgersi dell’avventura il gioco regalerà alcuni scorci dall’impatto notevole, specialmente nella loro visione d’insieme, nei dettagli difatti anche questi denunciano una realizzazione approssimativa. Tanto per cambiare l’aliasing da bella (brutta…) mostra di se’ rovinando la maggior parte delle strutture che, già martoriate da un cattivo design, vengono ulteriormente danneggiate…un triste destino, il passaggio al “poligonale” non rende giustizia a quelle tavole che tanto mi hanno fatto sbavare in passato.
La fiera degli orrori non si ferma qui, i nostri nemici sono tutti cloni! Ma siccome non siamo in Star Wars converrete con me che non è un buon segno. Altro drammatico aspetto della programmazione è il basso, in verità quasi inesistente, livello di IA dei nostri avversari…metterli fuori gioco è praticamente uno scherzo, passare indenni una missione e solo questione di tempo e “tempistiche”, c’è sempre un punto morto in cui non si viene colpiti e c’è sempre il modo di ammazzarli senza dargli la possibilità di reagire, anche con tecniche corpo a corpo.
Presente un insipido multiplayer in split-screen…trascurabile…

Un aspetto non particolarmente associabile ad un difetto è la configurazione dei tasti, personalizzabili in minima parte. La maggior parte delle azioni si svolge con i dorsali e con le leve analogiche in modo non dissimile dagli FPS, ma essendo questo un action-adventure in 3° persona, il sistema di controllo risulta quanto meno scomodo…almeno io l’ho trovato tale.

Il sonoro non presenta spunti particolarmente originali ma svolge il suo ruolo in modo puntuale sia come effetti sia come soundtrack. Il doppiaggio e ben realizzato, le voci assegnate sono adatte ai personaggi e decisamente ben recitate… unico appunto, manca il tema che ha reso grande i 2 film (Ghost in the Shell e Ghost in the Shell “Innocence”) ad opera del grande Kenji Kawai…peccato…

A dispetto degli infelici difetti di natura tecnica la trama scorre in maniera avvincente e regala a tratti momenti di notevole atmosfera, benché il tutto si risolva in una manciata di ore (circa 7…), questo rimane un punto (l’unico) a favore di questa ennesima licenza mal utilizzata.
Bastava una maggiore cura nella realizzazione e sarebbe stato un titolo da avere a tutti i costi, le premesse c’erano tutte, trama, personaggi, character e level design in principio davvero eccelsi…davvero un peccato.



   
Toni    
 
   
 

  Prodotto
  Atari / Bandai
  Sviluppatore
  Cavia
  Genere
  Azione
  Giocatori
  1 - 4
  Lingua 
  Sottotitoli in Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Trama ben realizzata.
  - Paesaggi a volte affascinanti e di buona atmosfera.
  - Personaggi principali dal notevole carisma.
  - Animazioni a tratti convincenti.
  - Pecora nera:
  - Tecnicamente parecchio al di sotto della media attuale.
  - Grafica scarna.
  - Level design per la maggior parte poco ispirato.
  - Fosse uscito 3 anni fa avrebbe passato indenne la prova Overgame, ma ora.
 
 
 

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