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Shaolin Soccer

Signori date il benvenuto al nuovo genio della comicità orientale a base di kung fu: il suo nome è Stephen Chow e in patria è un idolo avendo già girato circa cinquanta film uno più fortunato dell’altro.
Questa pellicola è puro godimento per gli amanti delle arti marziali e del calcio, e la sua forza sta proprio nell’aver coniugato due filosofie sportive così lontane fra loro dando vita a spunti comici e spettacolari irresistibili.
Sing (Chow) è un poveraccio che vive sulla strada e come tutti i suoi fratelli è un maestro di kung fu shaolin ridotto in rovina o umiliato nei peggiori lavori esistenti.
Con l’aiuto di Fung, un allenatore storpio ex gloria del calcio giocato che intravede le potenzialità insite nell’arte marziale applicata al football, Sing mette su una squadra reclutando alcuni teppistelli di quartiere e riportando alla luce le soprannaturali doti insite nell’energia shaolin di tutti i sei fratelli.
La trovata incredibile è che ognuno di essi ha una dote d’eccezione: c’è chi ha la “testa di ferro”, chi l’”addome di ferro”, chi è in grado di saltare così in alto da poter quasi volare (e imprevedibilmente è il fratello obeso a godere di questa prerogativa), c’è chi vortica le gambe a velocità pazzesca operando irresistibili spazzate, e c’è un portiere agile e pressoché insuperabile…ma il punto di forza è Sing con la sua gamba di ferro, dotato di un tiro potentissimo e imparabile.
Così la Real Shaolin si iscrive ad un importantissimo torneo di calcio dove farà i conti con squadre incredibili ma soprattutto con la Infamitas United, presieduta dal vecchio rivale di Fung che ai tempi ne stroncò la carriera di giocatore commissionandone la frattura della gamba.
Il torneo è uno degli eventi sportivi più spettacolari mai visti sugli schermi, con azioni impossibili da replicare in un tripudio di effetti speciali credibili ,nonostante la loro eccessività, che richiamano alla mente le acrobazie di Shingo Tamai e Holly e Benji.
C’è anche spazio per citazioni (il portiere è un sosia di Bruce Lee e indossa anche la mitica tuta gialla a bande nere) varie (da Rocky IV a Jurassic Park) e persino per un siparietto musical, a denotare la mania cinefila colta del regista (anche in questo assimilabile a Tarantino).
Ma a mio parere la forza del film consta nella verve comica degli attori, nelle iperboli della narrazione e nella bellezza dei personaggi, uno più macchiettistico e adorabile dell’altro, compresa una storia d’amore romantica e bizzarra, per nulla stucchevole e dagli esiti imprevedibili!
Non basterebbero tutti gli insulti italiani conosciuti per definire l’edizione italiana dvd di questa gemma orientale!
Non sono presenti extra di nessun tipo e il doppiaggio italiano è scandaloso, affidato a calciatori veri e con inflessioni dialettali orribili che vogliono avvicinare un prodotto di gran classe come questo alle più becere commediacce del nostro paese: vergogna!!!!
Questa recensione vi permetterà di riscoprire un capolavoro e di scoprire un talento cinematografico non comune, ma per completare l’opera correte al cinema a vedere “Kung Fusion”, ancora più bello, se è possibile, di Shaolin Soccer.

   
Adriano
   
 
   
 
  Titolo:
Shaolin Soccer

Sottotitoli: Italiano, Tedesco, Inglese.

Formato:
16:9.

Regia:
Stephen Chow.

Lingue:
Dolby Digital 5.1.

Cast:
Stephen Chow, Vicki Zhao, Ng Mang-Tat.

Durata: 86''

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