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The Village


La Trama
In un villaggio costruito in una radura isolata, circondata da fitti boschi, vive una comunità rurale guidata da un gruppo di "anziani" volutamente esiliatisi dal resto del mondo, alla ricerca di quell'armonia mai trovata nelle città. La condizione particolare del villaggio è inoltre subordinata alla presenza, negli stessi boschi, di feroci e sanguinarie creature, attratte dal colore rosso - proibito, di conseguenza, all'interno della comunità - placate soltanto da una tregua legata a offerte votive, continua vigilanza, timore e superstizione. La "tregua" fra gli abitanti del villaggio e le creature subisce una forte scossa quando Lucius Hunt (J. Phoenix), giovane introverso e coraggioso, a seguito della morte per malattia del figlio di August Nicholson (B. Gleeson), uno degli anziani, richiede agli stessi coordinatori della comunità - fra i quali spiccano la madre del ragazzo, Alice (S. Weaver) ed Edward Walker (W. Hurt) - il permesso per poter oltrepassare il bosco proibito e recarsi alla più vicina città, in cerca delle medicine necessarie a fronteggiare emergenze come quella appena conclusasi tragicamente: in concomitanza con la richiesta di Lucius, infatti, riprendono le incursioni, dopo anni di "silenzio", delle creature nel villaggio, seminando il panico fra gli abitanti e lasciando misteriosi segni rossi tracciati sulle porte delle abitazioni e animali spellati come monito.
A questo punto, mentre gli anziani prendono tempo cercando di capire se accordare, oppure no, il permesso al ragazzo, la vita del villaggio torna a scorrere quasi normalmente, concentrando le attenzioni sull'amicizia che lega la figlia minore di Walker, la sensibile e cieca Ivy (B. Dallas Howard) e Noah Percy (A. Brody), afflitto da turbe mentali, così come sulla nascita dell'amore fra Lucius e la stessa Ivy, che, superate le prime barriere, dovute soprattutto alla grande riservatezza del giovane, decidono di sposarsi. Ma, proprio quando le creature paiono essersi quietate e la richiesta di Lucius passata in secondo piano di fronte all'imminenza del matrimonio, un aggressione improvvisa e inaspettata porta il giovane alle soglie della morte, spingendo la stessa Ivy, turbata nel profondo, ad affrontare suo padre con la stessa richiesta che, poco tempo prima, aveva mosso il suo amato: superare il bosco proibito per recuperare le medicine necessarie alla salvezza. Cosa deciderà, di fronte a questa richiesta, il padre di Ivy, fondatore della comunità e memore della solenne promessa di non tornare indietro, di dimenticarsi delle crudeltà del mondo che tutti loro si sono lasciati alle spalle? Quali segreti nasconde il bosco proibito?
E quali, di contro, lo stesso villaggio, con i suoi anziani? A quale prezzo è stata protetta l'agognata innocenza?
Riuscirà Ivy, abbandonata dai suoi compagni e guidata dal solo istinto, a oltrepassare il bosco per arrivare alla città e salvare il suo amato Lucius?
Le risposte, come tutti i segreti, si sveleranno con il colore proibito..

 

Commento
Quasi invisibile è il velo che separa colpa e innocenza, e inutile, pare, è la lotta per fuggire al dolore, al destino, a una morte che, inesorabile, arriva anche quando ci si sente più al sicuro, lontani da ogni minaccia che il mondo pare aver rivolto all'uomo. Senza sapere, o fingendo di non rendersene conto, che l'uomo stesso è la minaccia più grave che possa mai toccare in sorte di affrontare. La menzogna, l'inganno, la paura, sono davvero gli unici palliativi che possiamo pensare di avere di fronte al destino?
Shyamalan, raccolte emozioni e paure statunitensi post-undici settembre, rielabora e narra le vicende di una comunità che, certo, ha molto in comune con il pur immenso bagaglio di esperienze, vite e destini che sono gli USA: ovvero, per dirla come Michael Moore, come manovrare una nazione - o in questo caso una piccola comunità - con la paura e la menzogna.
Del resto, come ogni uomo e donna vivente, una delle aspirazioni più ambite resta sempre la tranquillità di una vita senza rischi, contaminata il meno possibile dall'esterno, al sicuro dalla corruzione e dalle malignità che si annidano nel grande mondo al di là del confine, così vicino eppure così lontano, chiuso fuori, ancor più degli stessi abitanti del villaggio, chiusi dentro, dalle creature innominabili. Le stesse creature, simbolicamente importanti e ricche di significati, si prestano a interpretazioni molteplici, e assumono, nel corso della storia, in seguito alle rivelazioni sul loro conto, uno spessore di molto superiore a quello che, dai trailers e dalla campagna pubblicitaria della pellicola, si poteva intuire, pur lasciando con l'amaro in bocca gli appassionati di horror alla ricerca di qualcosa di più "gore" della suspence di suggestione del regista indiano e di uno spavento più "meditativo" che immediato, figlio, soprattutto, delle riflessioni che ne susseguono. E se i "mostri" offrono notevoli spunti per commenti e paure "a posteriori", certo i protagonisti non sono da meno delle loro controparti nascoste: dall'apparentemente equilibrato Walker, fondatore della comunità, uomo solo e ferito, conscio dei propri limiti e della forza, di contro, sviluppata e incarnata dall'energia sotterranea di Lucius e dalla "vista" della sua stessa figlia, Ivy, una guida migliore di quanto lui non potrà mai essere. Più che un punto di riferimento, per gli anziani come per la comunità, Walker stesso sa, in cuor suo, di essere un "incompiuto", vinto dalle stesse paure che ha contribuito a creare e dalla sua incapacità di realizzare gli ideali in cui pur crede fermamente. La decisione di dare alla figlia il permesso di affrontare il viaggio attraverso il bosco proibito alla ricerca dei medicinali necessari per la sopravvivenza di Lucius, a dimostrazione di quanto detto, ha il vago sapore della vigliaccheria, per non sentirsi in grado di affrontare lui stesso il viaggio - e la promessa fatta con gli altri anziani di non tornare più indietro - e il suo amore per Alice, madre di Lucius, cui, per suo stesso dire, "è l'unica cosa che potrà mai dare".
La chiusura del villaggio, insomma, quasi come una chiusura in se stessi, che "condanna" Walker a una vita di menzogne - prime fra tutti quelle alle sue figlie - e alla repressione dei suoi stessi desideri - l'amore per Alice Hunt. Lucius, così simile, almeno nella purezza d'intenti, a lui, trova invece la forza di farsi carico di ogni responsabilità, anche non sua, per potersi poi dedicare all'amore senza alcun senso di colpa.
La dichiarazione del ragazzo ad Ivy rompe un sortilegio che gravava sul villaggio, e sui suoi anziani, da troppo tempo, e, in un certo senso, sancisce una maturazione che i fondatori della comunità non erano - e, probabilmente, non saranno mai - in grado di affrontare, vinti dalla paura (chiaro l'esempio di August, o i compagni di viaggio della giovane figlia di Walker) o dalla "cecità" (dai Percy alla sorella - guarda caso- della stessa Ivy). Non a caso la Ivy, vera protagonista della storia, affida la sua esperienza, i suoi sentimenti, la speranza e il viaggio attraverso il bosco proibito, alla "vista" di natura istintiva, o "mistica", donatale dalla cecità. Occhi che mancano agli anziani - da August alla stessa Alice, che ringrazia Walker dell'opportunità di salvezza concessa a Lucius, ma pare ormai completamente frenata, inibita, celata come i segreti in ogni casa dei fondatori - ma non - e si ha un'altra interessante dicotomia - al secondo outsider della comunità, Noah Percy: condizionato dalla malattia mentale e da un instabilità emotiva che lo rende enigmatico e quasi spaventoso, Noah rappresenta il lato oscuro del coraggio di Ivy, e l'amicizia tra i due non si limita alla vicinanza portata dalle loro "sfortune", quanto dall'eccessivo - secondo i canoni del villaggio - carisma che esercitano: Lucius, unico a poter avvicinare entrambi, a potersi confrontare con loro guardandoli a viso (e cuore) aperto, viene come schiacciato dal peso di queste pesanti personalità, e se ci sono regole definite, nel destino, è giusto che si debba proprio a loro la battaglia di Lucius con la morte e, di conseguenza, il viaggio di Ivy attraverso il bosco, una "perdita dell'innocenza" che, almeno in parte, rompe il velo della menzogna e pone i protagonisti della vicenda di fronte a un bivio della loro esistenza: se anche Ivy dovesse fare ritorno, infatti, le cose, nel villaggio, non saranno mai più le stesse, e se il futuro è stato tracciato da lei, Lucius e Noah, allora tutti - primi gli anziani - dovranno affrontarlo senza fughe, seguendo lo stesso percorso tracciato dalla protagonista..

Continua

   
Gianmarco    
 
   
 
  Titolo:
The Village

Sottotitoli:
Italiano, inglese, inglese per non udenti, croato, sloveno, serbo.

Formato:
1.85:1, 16x9.

Regia:
M. Night Shyamalan.

Lingue:
Italiano e inglese 5.1, Italiano DTS 5.1.

Cast:
Bryce Dallas Howard, Joaquin Phoenix, William Hurt, Sigourney Weaver, Brendan Gleeson, Adrien Brody.

Durata: 103'

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