Il film è ambientato nella cittadina costiera di Antonio Bay (California), che si avvia a festeggiare il proprio centenario ignara di essere l'oggetto di un'annosa maledizione. La sua fondazione è infatti macchiata da un delitto, e il suo battesimo è avvenuto nel sangue, quello dell'equipaggio della Elizabeth Dane, un manipolo di lebbrosi che cent'anni addietro chiese ospitalità a peso d'oro e fu invece indirizzato intenzionalmente da un falò contro gli scogli in una notte di fitta nebbia. La profezia vuole che dopo 100 anni la malefica nebbia e le sei vittime (capitanate dal lebbroso Blake) tornino ad Antonio Bay a riscattare il debito di sangue (sei morti) e di oro (quello rubato) contratto dalla cittadina. La leggenda narrata da un vecchio marinaio alla vigilia del centenario ad un uditorio di bambini impauriti, diventa realtà allorchè il parroco della chiesa locale, monsignor Malone, scopre dietro una vecchia parete il diario di un suo antenato, fondatore di Antonio Bay e responsabile del misfatto. Nebbia e morte ormai incombono sulla città, causando cinque vittime; Stevie Wayne, una disk-jokey dell'emittente radiofonica KAB, sfugge alla morte rifugiandosi in cima al faro da cui trasmette, mentre suo figlio Danny, Nick (un cittadino di Antonio Bay), la sua amante Elizabeth e le due organizzatrici della festa per i cento anni (Kathy Williams e Sandy Fadel), si ritirano nella chiesetta di padre Malone. Il quale placa la sete di vendetta dei "ritornanti" restituendo l'oro rubato (fuso in una croce) e sacrificando la propria vita per la salvezza degli altri.
Il film esce nel 1980 e ottiene riscontri importanti sia di pubblico che di critica (vince il premio speciale della giuria al Festival di Avoriaz).

La pellicola divise la schiera dei fans di carpenter nettamente in due fazioni: ci fu chi lo giudicò un capolavoro e chi invece lo ritenne un passo falso.
Personalmente non ritengo “The Fog” all'altezza dei migliori prodotti del genio John, ma lo reputo comunque un buonissimo film tutto giocato su ritmi dilatati, minacciose attese, creazione di atmosfere uniche e ad oggi insuperate (nessun altro si è mai più cimentato nella realizzazione di un film sulla nebbia!).
La pellicola ha una sua forte coerenza, dovuta alla perfetta comunione fra echi di leggende lontane (Blake e la sua banda di lebbrosi) narrate da un vecchio lupo di mare a dei ragazzini attorno ad un falò, location perfette (la cittadina nella baia e il faro), musiche ad alta tensione e una grandissima fotografia curata da Dean Cundey, in grado di rendere fisicamente minacciosa la nebbia che incombe su Antonio Bay.
Particolarmente riuscita la sequenza che coinvolge Adrienne Barbeau, asserragliata nella postazione di una radio ricavata all'interno del faro, senza via di uscita e con sempre meno spazio vitale nell'avanzata muta e implacabile della nebbia.
Tutti gli attori sono in parte: John Houseman, Jamie Lee Curtis, Janet Leigh e Hal Holbrook recitano con grande convinzione e contribuiscono alla buona riuscita del film.
Buona edizione dvd ma purtroppo scarsini gli extra, che consistono nel trailer originale, in una fotogallery, nei poster originali e nella biografia e filmografia di John Carpenter, Jamie Lee Curtis, Adrienne Barbeau.
L'aspetto più decente è una mini (ma proprio mini) “Storia del film”, micro documentario sulla realizzazione… non basta!!!