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PC Games - Quake 4
Quake 4
Versione per la stampa Versione per la stampa - Commenta la review nel forum
Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Id Software/Raven Software
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto 3D
Giocatori:
1 - 16
La guerra contro gli Strogg può finalmente giungere ad una conclusione, grazie all’attacco in massa che la Terra ha portato contro il pianeta Madre di questa terribile razza.
Tutto è pronto: lo sbarco dei marines, la distruzione dei punti di controllo nevralgici ed una vittoria sicura; ma nessuno si sarebbe mai aspettato una simile disfatta. Nulla è come sembra, anzi la resistenza locale è tale da mettere subito in ginocchio gli umani finiti nella tana del nemico.
Nell’armatura di Matthew Kane (finalmente un nome ed un volto per il protagonista della serie), voi siete uno dei soldati della squadra Rhino e come accadeva in Quake 2, siete li per eseguire gli ordini.
L’evolversi della trama, messa in piedi da Raven Software, mostra senza troppo pudore che le sue fonti d’ispirazione sono “Aliens” e “Starship Trooper”, ereditando dal primo le atmosfere della colonia invasa dagli xenomorfi, e dal secondo la violenza ed i massacri di massa. Un matrimonio mica da ridere quello tra questi due capisaldi della fantascienza, che danno a Quake 4 un incredibile impatto emotivo.
Sicuramente è anche merito del mai troppo lodato motore di ID, ma i complimenti senza dubbio sono per il reparto dei grafici e degli illustratori di Raven, che hanno creato un’agghiacciante veste visiva.
I miglioramenti estetici, rispetto a Doom3, sono ben evidenti; il numero di nemici e soldati che si muovono su schermo è ragguardevole, gli ambienti, se mi è permesso, sono ancora più maestosi e spaventosi. Il combattimento in campo aperto lascia ben pochi dubbi sulla realizzazione tecnica, infatti, vedere l’atterraggio della nave madre sulla superficie del pianeta ostile, è davvero entusiasmante, cosi come le passeggiate nel nucleo di controllo sono impareggiabili con le loro luci stroboscopiche azzurrine, che fanno l’occhiolino alle fasi finali del film di James Cameron, e perché no, le fasi in cui siete nei mattatoi vi fa quasi sentire il fetore delle carcasse umane accatastate in ogni angolo.
Non ci sono dubbi sulla qualità visiva di Quake 4: la miglior grafica attualmente disponibile sul mercato!

Altrettanto spettacolare è il sonoro, ricco di effetti ambientali e musiche ispirate. I dialoghi tra soldati ed il sordo fischiare dei proiettili, squarciano i silenzi irreali che albergano nelle locazioni più d’atmosfera, accrescendo l’immersività dell’esperienza.
Le comunicazioni via radio (soprattutto quando vi indicano gli obiettivi da perseguire) e le chiacchierate dei marines, riescono a risollevare il morale del giocatore quando l’ambiente inizia a diventare pesante e il furore degli assalti lascia il posto allo sgomento delle nefandezze degli strogg.

Parlando più strettamente del gioco, in qualità di FPS, che si deve misurare con un’enorme schiera di concorrenti, possiamo subito dire che si discosta nettamente da Doom 3, e che l’unico punto di contatto con questo è il motore grafico. La dove il gioco di Carmack spaventava il giocatore con ciò che non si può vedere, il buio costante e tutte quelle sottigliezze da survival horror Quake 4 propone una versione riveduta e corretta del suo precedente episodio single player Quake2. L’intelligenza artificiale degli Strogg non è paragonabile a quella dei nemici visti in Half Life 2, ma la scelta è dovuta alla ricerca di uno scontro diretto di breve durata, niente tecniche di guerriglia, solo tanto strafe e tanti proiettili. Al contrario di altri giochi, in cui la carenza di tattica pesa negativamente, in Quake 4 è un sollievo, perché l’azione scorre fluidamente senza annoiare i giocatori esigenti, che pretendono di visitare ambientazioni sempre nuove. I momenti in cui vi affiancherete ad alcune squadre di marines, il gameplay assume connotatiti tutti nuovi per la serie, ed è gustoso osservare il modo di muoversi dei compagni, che si dispiegano sul campo per affrontare la minaccia Strogg.
Il combattimento a squadre si alterna in modo più o meno costante alle sezioni in solitario, arricchendo la varietà di situazioni.
Ci tengo molto a citarvi una cosa veramente spettacolare: dopo essermi riunito ad alcuni elementi della squadra Viper, io e gli altri soldati ci stavamo accingendo a scendere attraverso un condotto che portava in un centro comando. Il percorso dell’ascensore, inizialmente illuminato, d’un tratto si è fatto buio pesto, allora tutti quanti abbiamo attivato le torce poste sotto le mitragliatrici. Vedere i fasci di luce delle armi degli altri marines che si agitavano, mentre scrutavano l’architettura aliena, è stato veramente fantastico, mi sembrava di vivere il film “Aliens” in prima persona! Stra-mega-fichissimo!
Dopo questa breve divagazione torniamo a noi…dunque, stavo dicendo della varietà: a questo proposito, vi posso parlare di alcune fasi riconducibili al capolavoro di Valve, in cui voi guidate dei mezzi per affrontare sezioni particolarmente lunghe. Si và dall’hover-tank ad una specie di Mach, passando ovviamente dalle varie postazioni fisse montate sui blindati (in quel caso alla guida ci sarà qualche vostro commilitone). I controlli sono semplicissimi, niente slogature di dita, dovute alla pressione di mille pulsanti. Solo mouse e WASD (più un tasto per chinarsi, uno per saltare ed uno per attivare la torcia elettrica). L’interazione con il mondo avviene come in Doom3, attraverso un interfaccia diretta con i pulsanti al vostro avvicinarvi, ma il contatto con ciò che vi circonda si ferma più o meno a questo, cioè la pressione di pulsanti qua e là.

Le missioni, che andrete a svolgere sul pianeta Strogg, vi terranno impegnati per una ventina di ore circa, anche a livello normale.
Il livello di mortalità non è altissimo (ma neppure troppo basso), ma è compensato dalla resistenza e dalla combattività dei vostri nemici. A volte i passaggi necessari al completamento degli obiettivi non sono di immediata comprensione, ma la linearità delle strade da seguire facilita il vostro compito. In ogni caso non vi troverete nella situazione di dover affrontare corridoi e stanze come in Doom, ma una bella varietà di circostanze che soddisfano l’occhio e il cuore.

Veniamo quindi al punto cruciale: il multiplayer. L’eredità, che porta sulle spalle Quake 4, è quella dell’illustre e frenetico Quake 3 Arena. Calarsi in un deathmatch è come fare un tuffo nel passato: abbandonati i preziosismi ricercati dagli altri sparatutto in soggettiva, questo gioco propone l’esperienza più pura e semplice del suo genere, beneficiando dello straordinario impatto grafico del motore di Carmack. Le mappe, dal canto loro, godono di planimetrie perfettamente studiate per questo tipo di scontri. In pratica è come se Raven avesse messo a disposizione della comunità un tool fatto ad arte, bisogna vedere se qualcuno lo saprà sfruttare per creare dei mod e quanti giocatori decideranno di supportarlo con in giro HL2.

Q4 rende onore al suo papà, elevando a potenza tutto quello su cui poteva contare all’inizio: un solido comparto estetico, armi possenti, numerosi nemici, semplicità e giocabilità.
Diciamo pure che è il massimo esponente dei giochi di fantascienza d’azione.
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 10
Sonoro: 9.5
Giocabilitá: 9
Longevitá: 8.5

Voto Finale
9
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ La miglior grafica attualmente disponibile
+ Atmosfera ed epicità
+ Multiplayer semplice ed immediato
+ Carico di emozioni fino alla fine
+ Crudele nell'anima


- Pecora nera:
- Per godere a pieno della grafica è richiesto un pc di fascia medio-alta
- Vario, ma lieare
- Violenza esplicita
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Activision

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