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Xbox 360 - Catherine
Catherine

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Produttore:
Koch Media
Sviluppatore:
Atlus
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Puzzle Game
Giocatori:
1
PEGI:
18

Una boccata di aria fresca è arrivata sulle nostre consoles. Atlus ha tirato fuori dal cilindro un titolo tanto originale e innovativo quanto ottimamente realizzato sotto il profilo squisitamente tecnico. Stiamo parlando di Catherine un titolo molto strano e sui generis che è arrivato qui da noi in Europa con estremo ritardo rispetto alle controparti americane e giapponesi. I responsabili sono quei geniacci del Persona Team che tanti altri capolavori hanno confezionato in questi anni.

SII SEMPRE FEDELE
Nel gioco vestiremo i panni di Vincent Brooks, un trentenne pieno di amici con qui bere una birra sllo Stray Sheep, un lavoro frustrante e una fidanzata di nome Katherine McBride che non vede l’ora di sposarlo. Tutto scorre noioso finchè in città non iniziano a verificarsi degli omicidi legati all’infedeltà con tutte vittime maschili e le notti di Vincent iniziano a popolarsi di terrbili incubi.
In tutto questo Katherine preme sempre di più per il matrimonio e sembra volere condizionare sempre più la vita di Vincent. Ecco che però entra in scena Catherine, dolce e avvenente fanciulla che arriva nella vita del nostro giovane. Dopo fiumi di alcool e chiacchiere succede l’irreparabile. Vincent si risveglia nel letto con Catherine. Cosa è successo esattamente? Ha realmente tradito la sua fidanzata? E se sì è il caso di confessare o tenere tutto segreto?

CURA ASSOLUTA
La cura per i dettagli è evidente fin dalle prime battute. Durante i caricamenti ci ritroveremo di fronte delle citazioni di Shakespeare e la colonna sonora è del maestro Shoji Meguro. L’introduzione ricorda un anime dello Studio Ghibli e in tutte le animazioni non giocabili i filmati vedono la qualità e la maestria di 4 C. I generi si mischiano per un effetto molto riuscito e spaesante. Il characther design è molto profondo e ben strutturato con i protagonisti tratteggiati sia nell’aspetto che nello spirito in maniera magistrale. Possiamo notare ad esempio l’indolenza di Vincent o la perseveranza di Katherine e così via. Catherine invece è il classico diavolo tentatore sempre in bilico tra atteggiamenti da femme fatale e altri molto più infantili.

UNA SERA AL LOCALE...
Il gioco ha così due anime profonde. La prima è quella di visual novel in cui vedremo la narrazione e lo svolgimento della trama. La seconda è quella degli incubi che si trasformerà in un puzzle vero e proprio. Nella parte “normale” potremo interagire con gli altri personaggi non giocanti soprattutto attraverso l’uso del nostro telefono cellulare che può mandare mail e sms in quantità industriali. Ottimi anche i dialoghi che potranno essere guidati e modificati a seconda delle nostre risposte e delle nostre scelte. Ogni nostra risposta soprattutto alle due donne Catherine e Katherine influenzerà la nostra storia e ci porterà ai vari finali disponibili. Potremo infatti sia con l’una che con l’altra essere più o meno sgarbati e così via. Ma quando rientreremo a casa in preda ai fumi dell’alcool il gioco muterà con un’altra anima. 

...E POI INCUBI
Rientrati a casa iniziano gli incubi. Vincent ha visioni di altri uomini che hanno tradito le rispettive fidanzate in forma di pecore antropomorfe imprigionate in varie gabbie. Dovremo quindi scalare queste torri formate da piani in cui bisogna continuamente arrampicarsi per non morire. Al termine di ogni sezione dovremo affrontare un boss particolare. Dovremo sapientemente usare la struttura a blocchi dei vari livelli per poter sopravvivere in questa dimensione da incubo. Dovremo quindi pensare a lungo e escogitare delle strategie per poter creare delle scale in modo da continuare a salire tali torri. Tra un livello e l’altro vi verranno fatte delle domande scabrose  e personali che influenzeranno anch’esse l’andamento del gioco.  Tutto questo, nonostante possa sembrare molto elementare, risulterà realmente difficile e complicato.

Un titolo che comunque fa grande leva sull’originalità e riesce a colpire in maniera molto positiva. 
La cura dei dettagli a livello grafico come gli abiti o il segnale del campo del cellulare che cambia a seconda di dove ci troveremo non lascia alcuno spazio a critiche.
Un altro centro da Atlus per un titolo talmente bizzarro che merita di essere provato da tutti almeno una volta.


Slide show
Recensione a cura di:
Luca Longobardi
Votazione
Grafica: 9
Sonoro: 9
Giocabilitá: 7.5
Longevitá: 8.5

Voto Finale
8.5
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Concept originalissimo
+ Comparto tecnico nonostante il genere di assoluto livello
+ Trama e atmosfere in grado realmente di mettere ansia

- Pecora nera:
- Tasso di difficoltà dei puzzle realmente impegnativo
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