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Brothers in Arms: Road to Hill 30


Nel panorama videoludico delle console a 128 bit, un genere che è proliferato in modo esponenziale, sono stati gli fps (sparatutto in prima persona). BIA fa parte di questa categoria, riprendendo il tema della seconda guerra mondiale, già trattato nei Medal Of Honor di EA, e Call Of Duty di Activision. Vista la buona presenza di alternative, Ubisoft ha pensato di variare in parte l'approccio al gioco, votandolo più ad una gestione di squadra, rispetto ai rivali e cercando di creare un'atmosfera il più realistica possibile. In questo gioco, infatti, saremo responsabilizzati al massimo per gestire e salvare i nostri commilitoni, imparando a conoscerli a fondo, creando quel cameratismo che, una volta superate le difficoltà, ti farà sentire più fratello che compagno d'armi. Grande atmosfera ricreata ad arte quindi da Ubisoft. Purtroppo altri problemi minano l'esperienza in B IA, problemi che risiedono soprattutto nel gameplay e nella linearità sostanziale.

Essendo un FPS, noi vedremo lo svolgersi dell’azione dagli occhi dl Sergente Matt Baker. Quest’ultimo avrà la responsabilità di gestire la sua squadra nelle varie missioni; è sconsigliato approcciare il gioco alla “Patterson” protagonista di Medal of Honor, pena: la morte quasi certa.
Il gameplay si fonda sullo spostamento tattico della nostra squadra sul campo di battaglia (alla Rainbow 6 per intenderci). Nel caso di avvistamento di nemici tedeschi, dovremo comandare accerchiamenti e copertura ai nostri. Potremo anche, richiamando la mappa, esaminare il campo di battaglia, per studiare meglio il da farsi.
Il sistema è abbastanza interessante, i problemi della giocabilità derivano da una scarsa I.A. dei compagni, che necessitano di troppi richiami per eseguire gli ordini ed anche da una risposta dei tasti non sempre ottimale.
In situazioni concitate questo può portare al fallimento di raid studiati puntigliosamente, creando quindi una certa frustrazione. Altro problema è la troppa linearità dell’azione, in sostanza la meccanica è sempre quella del “seek and destroy”, cercando di stanare gli avversari. Oltre alla scarsa varietà d’azione si aggiunge anche l’eccessiva prevedibilità dei livelli di gioco; in altre parole, la strada per portare a termine il quadro è una sola. Questo dà un senso di troppo preconfezionamento al gioco, come se tutto si svolgesse su binari.

Gli sviluppatori di Gear Box hanno svolto un buon lavoro sul comparto tecnico.
Il motore di gioco, infatti, gestisce bene l’azione, esplosioni e sparatorie risultano sempre fluide e lo svolgersi del gioco non ha rallentamenti. Veramente ottimi i modelli poligonali dei personaggi, che sono ben animati.
Gran lavoro è stato riposto nelle ambientazioni che sono perfettamente riprodotte; unico difetto l’utilizzo di texture non brillantissime che rendono tutto lievemente rarefatto.
Nel complesso in ogni caso un comparto grafico discreto.

Pur soffrendo della già citata poca libertà, BIA presenta in ogni caso ben 20 livelli di gioco, il che impegnerà il giocatore abbastanza a lungo nella versione single player. Sono invece 10 le mappe per il multiplayer, che potremo sfruttare offline, tramite splitscreen o in xbox live sulla rete.
La meccanica di gioco multiplayer prevede il comando di un’intera squadra, uno contro uno offline e fino a 4 sergenti in live.

Per rendere più verosimile l’esperienza di gioco, i programmatori hanno optato per non inserire la colonna sonora.
Gli eventi si svolgeranno infatti, accompagnati solo dai rumori di fondo e con il parlato dei protagonisti. Questa scelta potrà sembrare strana, ma in realtà la cura riposta nel riprodurre i rumori di armi, contraerea, esplosioni ed effetti vari, ne giustifica pienamente l’utilizzo. Ottimi anche i doppiaggi dei personaggi, che ne evidenziano ancor più la personalità. Il tutto doppiato in lingua italiana, indubbiamente un vantaggio per i tanti che non conoscono benissimo l’inglese, ma che potranno gustarsi tutti i commenti, anche i più volgari. In definitiva un buon lavoro.

Una produzione che si può definire buona, i programmatori hanno cercato di inserire qualche apprezzabile novità, ma alcuni problemi di gameplay, non fanno decollare completamente questo gioco.
Per gli appassionati di FPS a sfondo bellico, rimane comunque un gioco da tenere in considerazione.
Un vero peccato constatare che con un po’ più di cura, vista l’ottima atmosfera del prodotto, ci saremmo trovati davanti ad un ottimo videogame.



   
Mirko "The Rock"    
 
   
 

  Prodotto
  Ubisoft
  Sviluppatore
  Gearbox
  Genere
  Sparatutto 3D
  Giocatori
  1 - 4
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Ottimi i doppiaggi dei personaggi.
  - Esplosioni e sparatorie risultano sempre fluide.
  - Grafica discreta.
  - Pecora nera:
  - Alcuni problemi di gameplay.
 
 
 

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