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Hitman: Contracts


Finalmente l’assassino della Eidos è sgusciato fuori dalle ombre con l’intenzione di lasciare un segno indelebile nelle fragili menti dei possessori di Playstation2.
Questa volta lo stealth-game che racconta le vicende di 47 assume toni più cupi del solito, al limite del noir.
La storia narra il viaggio allucinato attraverso la mente del killer ferito a morte che cerca riparo in una stanza d’albergo (o così sembra all’inizio…); ed è proprio qui che in maniera confusa quasi psichedelica riaffiorano i ricordi delle più tetre delle missioni passate.
Le ambientazioni che saranno teatro delle vostre “malefatte” vanno dal normale al completamente “malato”: se dobbiamo assassinare un rapitore può ancora andar bene, se dobbiamo affondare un sommergibile o porre fine alle sofferenze di un terrorista va ugualmente bene, ma se ci troviamo a girovagare per un manicomio o un rave-party sito in una macelleria armati di un uncino(!!!) le cose cambiano.


La GRAFICA di questo gioco è cupa, sporca e cattiva, quasi votata ad intimorire il povero bambino che tiene il joypad tra le mani.
Le animazioni sono fluide e ben realizzate e vengono sottoposte ad un modello fisico in grado di stupire ad ogni colpo di pistola in mezzo agli occhi o quando ad esempi trascinate il povero malcapitato per una gamba come fosse uno straccio.
Le texture sono molto varie e dettagliate, comunque considero gli effetti speciali di questo gioco il vero fiore all’occhiello del motore grafico: riflessi, sfocature, effetti di luce; tutto splendidamente realizzato.
L’unica nota stonata nella realizzazione tecnica è la presenza delle scalettature che in ogni caso risulta sopportabile considerando la qualità complessiva del prodotto.


Il SONORO è altrettanto valido, senza fare sfoggio di tecniche particolari, ma di sicuro impatto.
Il doppiaggio prevede che ogni personaggio adotti la propria lingua d’origine, quindi sentirete parlare dal russo al rumeno al tedesco.
Ovviamente nei momenti in cui dovremo comprendere discorsi salienti magicamente tutti sfrutteranno l’idioma italico.
Le musiche sono d’atmosfera e si adattano come un guanto alle sensazioni che il videogame vuole suscitare in quel dato momento.


Per la GIOCABILITA’ va fatto un discorso in base allo stile del giocatore che prende il controllo del killer: potrete infatti caricare le armi più devastanti e trasformare l’assassino silente in un novello Max Payne senza bullet time (come sostiene un mio esimio collega); oppure adeguarvi al gioco calarvi nella parte dell’uomo invisibile che abbandona le ombre solo per trascinarvi dentro qualcun altro e prendere il suo posto (non è un alieno tipo “body snatcher”!).
Come dicevo, è tutto nelle mani del giocatore.
Affrontare i livelli che compongono Hitman Contracts a fucile spianato diventa noioso e poco costruttivo nel giro di un paio di missioni, al contrario il fascino del titolo IO interactives sta nel raggiungere i propri obbiettivi senza sporcarsi le mani più del dovuto; entrare, uccidere il bersaglio e uscire senza che nessuno abbia il ben che minimo sospetto delle vostre colpe.


La LONGEVITA’ è soggetta alla vostra voglia di agire nel modo più cauto possibile; cioè se sarete disposti ad agire con un basso profilo alla Sam Fisher allora il gusto di fare il killer si farà sentire costantemente, e ogni partita sarà divertente.
Se invece non riuscite a tenere la pistola nella fondina per più di un minuto vi annoierete in fretta, e vi troverete tra le mani un gioco meno attraente di quello che è in realtà.


In CONCLUSIONE considero questo terzo capitolo un degno seguito, molto simile a Hitman2:Silent Assassin, ma decisamente divertente; merito soprattutto di un’atmosfera molto più tetra e cattiva.
Un buon gioco che non mancherà di appassionare gli appassionato degli stealth game.



   
Sergio    
 
   
         
       
     
         
 

  Prodotto
  Eidos Interactive
  Sviluppatore
  IO Interactive
  Genere
  Avventura
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Ben realizzato sotto il profilo tecnico.
  - Stile dark azzeccatissimo.
  - Pecora nera:
  - Troppo simile al suo prequel.
  - Inadatto a chi ha poca pazienza o smania di sparare.

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