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Il Tempio del Male Elementale


Tutto iniziò tanto tanto tempo fa nella terra delle Flanaess.
Un demone fondò un culto dedito allo studio del male a partire dagli elementi base di cui esso è composto.
Questo non piacque troppo alle “forze del bene” e dopo una serie di aspre battaglie il caos fu sconfitto e l’ordine ristabilito. Tutto il male che era stato generato fu imprigionato e del culto ben presto non rimase nemmeno più il ricordo.
Ma secondo voi il caos poteva starsene buono anche solo per un millennio... che sarà mai. E invece no! Ma passiamo a dare un occhiata al gioco.

Vi dirò in tutta sincerità che da questo gioco non mi aspettavo molto di più che l’ennesimo clone del grandissimo Baldur’s Gate e tutto sommato la cosa non mi sarebbe dispiaciuta affatto.
Sono rimasto invece piacevolmente colpito per la cura e l’impegno dimostrato nel cercare di riprodurre un sistema quanto più simile possibile al gioco da tavola.
Ciò può essere visibile gia dai primi momenti di gioco; ovvero quando si inizia a costruire i personaggi che faranno parte del nostro gruppo di avventurieri.
Volendo ci si può affidare alla creazione casuale ma se ci si vuole avventurare tra le caratteristiche che danno vita ad ogni singolo elemento del gruppo, scoprirete che a partire dall’allineamento tutto deve essere ben bilanciato per poter funzionare al meglio.
Un party disallineato (sbilanciato) potrebbe dare un sacco di noie.
Lo stesso allineamento del gruppo può determinare il finale del gioco e le conseguenze all’interno del flusso narrativo possono essere rimodellate a seconda delle scelte che la vostra indole e il vostro indirizzo morale imporranno.

Volendo già in questa parte del gioco si può capire una semplicissima cosa… (questo gioco) o lo si ama o lo si odia!
A meno che non abbiate le idee molto precise o non siate dei veterani del gioco di ruolo, dalle prime fasi di gioco percepirete uno strano senso di smarrimento che vi accompagnerà per parecchio tempo.
Il dubbio che abbiate fatto le scelte sbagliata vi assalirà non appena metterete piede in una foresta. I dintorni del villaggio da cui partite sono infatti infestati di ragni e insetti troppo cresciuti che non faranno molta fatica a sterminare il gruppo da voi costituito con tanta cura.

Arriviamo così a parlare di uno degli aspetti più importanti e preponderanti del gioco ovvero l’esplorazione e il combattimento.
Se l’intento dei programmatori era quello di creare una fedele riproduzione del board game posso solo pensare che ci abbiano preso in pieno.
Le regole dell’ultima versione di Ad&d sono fedeli al punto che per curare le ferite di un personaggio ci vogliono diverse ore di riposo.
Ciò si traduce a conti fatti in un ennesima penalizzazione del gameplay. Provate voi ad attraversare la foresta incolumi!
Tutto sommato una volta passata la fase iniziale il gioco vi prenderà sicuramente.
Il problema sta proprio nel fatto che la fase iniziale del gioco è talmente lunga e frustrante che non so quanto possa essere sopportata senza minare irreparabilmente quanto di buono sia stato fatto nel gioco.

Dal punto di vista stilistico il gioco non fa certo urlare al miracolo ma sarebbe sbagliato non apprezzare la cura nei particolari e i numerosi effetti grafici che riempiono gli occhi del giocatore.
I dardi, i fulmini e quant’altro mi fanno venire in mente tante splendide serate passate a decimare coboldi… tanto che probabilmente adesso quelle povere bestie saranno protette dal WWF.
Il sonoro si mantiene su livelli di sufficienza con musichette d’atmosfera e il corredo di effetti sonori del caso, comprensivi di urla e ruggiti vari... niente di che.

Tirando le somme; i giocatori che conoscono e amano questo genere di giochi troveranno in TOEE un avventura appetibile anche se macchinosa nei suddetti aspetti.
I neofiti invece avranno a che fare con un titolo ostico e costellato di punti oscuri per cui il lungo manuale, anche se ben realizzato, non costituirà certo una scorciatoia al frustrante approccio iniziale che prevede una curva di apprendimento smodata.
Per tutti coloro che fossero interessati a menare le mani in un mondo deliziosamente fantasy io suggerisco l’acquisto di champions of norrath.



   
Davide “IL CANO”    
 
   
 

  Prodotto
  Atari
  Sviluppatore
  Troika Games
  Genere
  Gioco di Ruolo
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Sottotitoli in Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Fedele al boardgame.
  - Per i conoscitori del genere è un acquisto sicuro.
  - Pecora nera:
  - Macchinoso sistema di combattimento.
 

- Per riuscire ad entrare nel “vivo”del gioco si fa una gavetta NAIA.

 
 
 

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