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PS2 - 187 Ride or Die
187 Ride or Die
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Racing Game
Giocatori:
1 - 4

Deja-vu… è stata la prima sensazione provata dopo aver caricato il nuovo parto Ubisoft sulla mia fida PS2, una sensazione strana, tutto quello che scorreva sullo schermo mi riportava alla mente 2 titoli in particolare: Burnout 3 e l’ormai strafamoso GTA San andreas... cosa hanno in comune questi giochi con 187 ride or die?
State boni che ve lo spiego…

La storia narra le vicende di un giovane nero di nome Buck (il vostro personaggio…) che deve farsi strada nel mondo delle corse clandestine dando fastidio ad un sovrano delle strade di nome Cortez, che col tempo ha preso il controllo di alcune aree della città sfuggite al dominio del capo della propria gang.
La narrazione si dipana di missione in missione, costruite quasi totalmente su gare notturne da vincere a bordo di mezzi più o meno vari (si va dai SUV alle fuoriserie più variopinte ed elaborate)… per vincere e lecito ed indispensabile usare ogni mezzo necessario, dallo speronamento dei mezzi fino all’utilizzo di ogni tipo di arma bellica che il gioco vi darà durante le gare nel corso della trama.
Mentre sfreccerete tra le strade cittadine nel tentativo di arrivare primi, dovrete fare di tutto per mettere fuori combattimento i vostri avversari sparando a più non posso contro le loro vetture (e qui entra in scena la similitudine con GTASA, le sparatorie ricordano sia per ambientazione sia per metodologia le baruffe tra i ballers e i ragazzi di groove street…), raggiunta la soglia critica il mezzo avversario esploderà creando un effetto che non nasconde minimamente la parentela con il “takedown” del sempre lodato (almeno dal sottoscritto…) Burnout 3.
Ottenuti determinati obiettivi (tipo l’appena citata esplosione degli avversari) guadagnerete una sorta di turbo boost che vi permetterà di andare ad una velocità da brividi per alcuni secondi( e qui l’effetto grafico è preso in prestito ancora una volta dalla serie Burnout), utilissimo per raggiungere le prime posizioni qualora la distanza che vi separa da queste sia diventata troppo difficile da colmare. E chiaro che non siete i soli ad avere questi “bonus”, le vetture avversarie possiedono le medesime caratteristiche della vostra, vi assicuro che sanno perfettamente come utilizzarle!
Appena supererete qualcuno verrete investiti da un nubifragio di proiettili che renderanno la vostra permanenza sulla strada un autentico calvario, rispondere al fuoco non è una condizione speciale, è un obbligo se volete almeno sperare di arrivare al traguardo… fortunatamente le vetture a disposizione aumentano nello scorrere degli eventi, alcuni di queste sono veloci e resistenti quanto basta per fronteggiare gli antagonisti nel migliore dei modi, anche le vostre armi non scherzano, per strada troverete fucili, mitragliette, pistole, mine e cannoni di vario tipo atti a far male, parecchio male.
Il limite più grande del gameplay consiste nelle condizioni speciali con cui vi confronterete in alcune gare, a volte gestire le sparatorie usando la sola arma consentita risulta frustrante e macchinoso (usare solo le mine nella Western invertita mi urtava non poco il sistema nervoso…), condizioni che entrano in gioco in alcune gare sempre nel medesimo scenario, insomma cambia il condimento ma l’obiettivo è arrivare primo sfasciando gli avversari in 5/6 gare sempre sullo stesso percorso… la condizione di noia non è particolarmente difficile da raggiungere. Per il resto la longevità si attesta su livelli discreti, al contrario della varietà…su livelli purtroppo mediocri.

Hey babe, what are you doing?
Tecnicamente il gioco si attesta su livelli discreti ma nulla più.
Le auto benché numerose si somigliano tutte, a volte si differenziano solo per la gamma cromatica. Il numero di poligoni è comunque ragguardevole sia per gli scenari sia per i mezzi, strutturalmente entrambi vantano una buona realizzazione, realistica anche la fisica per gli oggetti a bordo pista, se urtati e lasciati inermi in un punto del percorso li ritroverete nei giri successivi, esattamente come le vetture estranee ed involontariamente coinvolte nelle vostre scorribande.
La sensazione di velocità è sempre ottima, i difetti legati al frame rate o al sempre fastidioso pop-up, sono del tutto assenti. La fluidità con cui le auto sfrecciano nella cupa downtown è sempre impeccabile così come gli effetti di luce e la definizione delle texture. I problemi infatti non sono di natura tecnica, si riassumo solo nel design di auto e ambienti, che come vi accennavo qualche riga fa, tendono a somigliarsi troppo rendendo di fatto monotono un gioco che visivamente non avrebbe nulla da invidiare a produzioni ben più pubblicizzate.

Gangsta…we ’r boyz’n a hood
Evvai, ormai mi devo rassegnare, la moda del momento sui giochi di corse, ibridi o meno, è la colonna sonora di matrice rap-hip hop…non so voi ma io comincio a non sopportarla più!! Possibile che le corse clandestine con le custom cars vadano al solo ritmo di 50 cent e co? Non ci voglio credere… eppure tutti i giochi di guida “tamarri” (tranne il mitico burnout, Dio benedica i Criterion…) hanno solo soundtrack di questo tipo… buona parte del mio disappunto nei confronti della parte audio è legata al mio totale disinteresse nei confronti di questa scena musicale, almeno per come si è evoluta negli ultimi anni…il rap in passato ha offerto sicuramente ottimi artisti (ice cube, iceT, run dmc, beastie boys etc etc), ma ora mi pare si sia un pochino involuto, ragione primaria della mia disaffezione al genere e naturalmente della mia disapprovazione all’utilizzo ultimamente massiccio che se ne fa nei viggì. Ciò non toglie che a molti piace, e chi sono io per giudicare? Se il genere vi piace adorerete le scelte fatte dai coders, se non vi piace… bhe benvenuti nel club del sottoscritto… in ogni caso si sposano perfettamente con il tipo di atmosfera proposta e non risultano mai troppo invasive. Ripeto ottime per chi apprezza il genere.

Concludendo mi sento di dichiarare 187 ride or die un gioco senza infamia e senza lode, una buona alternativa ai canonici giochi di guida, un esempio di rilettura sul genere prendendo qua e la spunti da altri giochi per renderlo diverso e, seppure con ampi margini di miglioramento, particolare.
I difetti che vi enunciavo poco fa non sono tanto gravi da compromettere in toto la validità del titolo, sembrano piuttosto ingenue sorvolate su aspetti di importanza per loro secondaria... sarebbe bene che lo studio che ha realizzato il gioco riveda le sue priorità....
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 7
Sonoro: 7
Giocabilitá: 7
Longevitá: 8

Voto Finale
7.2

+ Punta di diamante:
+ Tecnicamente valido
+ Buoni gli effetti di luce
+ Buona la sensazione di velocità
+ Controlli intuitivi
+ Colonna sonora ideale per chi ama l'odierno l'hip hop


- Pecora nera:
- Scenari e mezzi dal design stereotipato
- Poco vario
- Colonna sonora only for fans
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Ubisoft

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