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PS2 - Burnout Revenge
Burnout Revenge
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Produttore:
Electronic Arts
Sviluppatore:
Criterion Games
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Corse
Giocatori:
1 - 4

Poco più di un anno fa su Overgame apparve la recensione di quello che sarebbe diventato il racing arcade definitivo, il meraviglioso Burnout 3 Takedown. Inutile che vi ricordi perché quel titolo raggiunse il massimo dei voti su quasi la totalità delle testate, web e non, del settore… un autentico prodigio tecnico in ogni parametro. In tutto questo tempo il talentuoso team di Alex Ward, i bravissimi Criterion, non sono stati certo a bearsi dei risultati ottenuti e nonostante fossero al lavoro su più progetti (di cui si conosce solo il promettente Black, FPS per PS2 dal potenziale enorme e dalla grafica sconvolgente…) hanno trovato il tempo di allestire il quarto capitolo del “picchiaduro automobilistico” ridefinendo ancora una volta i limiti hardware di una irriducibile PS2…

Di seguito approfondirò nel dettaglio l'ultimo capolavoro a base Renderware per il 128bit di casa Sony (penultimo in verità, l'ultimo titolo sviluppato da Criterion sul motore da loro creato sarà appunto Black)…

Automobilisti frustrati da ore di code è arrivato il momento del riscatto!!!!
La struttura su cui poggia B.R. è la medesima di B3T. Avremo il famigerato world tour le sfide in split screen e l'online. Le novità più sostanziali sono da ricercare in alcuni ritocchi strutturali sia per ciò che concerne la giocabilità e le nuove sfide introdotte, sia per i decisi mutamenti architettonici introdotti dal nuovo track design. Le aggiunte che furono il vanto di B3T sono rimaste tutte e se possibile addirittura migliorate! Il “tempo di impatto” viene ora gestito in maniera decisamente più agevole, con una migliore calibratura dei controlli del mezzo sia in fase di esplosione durante le missioni “Schianto” sia nel tentare di concludere un “takedown ad effetto” (se non vi ricordate cos'è rileggetevi la review di B3T…) durante le gare. L'aggiunta più importante agli eventi da affrontare nel world tour è la modalità “attacco al traffico”. Lanciati verso la stratosfera (nel senso che le auto ora viaggiano ad una velocità a tratti quasi ingestibile dall'occhio umano…) dovrete tamponare il maggior numero di veicoli (di uguale massa o poco superiore, i mezzi pesanti come tir o autobus arresteranno la vostra corsa…) nel vostro senso di marcia, ad ogni vettura travolta guadagnerete tempo e parte della barra “turbo” per arrivare il prima possibile alla fine del tracciato, più macchine coinvolgerete negli incidenti (apprezzatissimi i tamponamenti a catena…) più andrete veloci.

Lo stesso motivo di orgoglio di B3T, il “takedown”, in questo nuovo capitolo è stato migliorato e arricchito dalla possibilità di inventarne di nuovi in base alla struttura del circuito e al vostro comportamento in pista. Tra i tanti mi sento di citare il takedown verticale, in cui il vostro veicolo precipita di muso sulla capotte di un altro concorrente e il takedown a catena, dove un ignaro cittadino a bordo della sua auto può diventare oggetto della vostra vendetta venendo tamponato e successivamente spedito contro una vettura in gara…ci tengo a sottolineare che questo tipo di “combo” automobilistiche regalano attimi di pura goduria videoludica, un tipo di cattiveria liberatoria che permette al popolo non avvezzo allo stile di GT4 e affini di divertirsi “davvero” con un titolo che tratta automobili nel modo più personale possibile…

Da “innocuo” ad “aggressivo” in pochi passaggi…
Gli eventi che andremo ad affrontare sono di solito 5 per ogni tappa e comprendono sempre molte variabili delle modalità a disposizione. Ad ogni obiettivo raggiunto sboccherete eventi sia nella medesima tappa sia nelle successive.
Il raggiungimento dei parametri più alti (argento e oro) oltre a regalarvi nuove auto (ancora più numerose delle precedenti edizioni e graziate di un design ancora più credibile ed ispirato) vi farà guadagnare punti da attribuire alla vostra “reputazione”. Ogni tot punti (segnalati ad ogni fine gara) avanzerete di livello, ed ad ogni livello raggiunto avrete maggiore efficacia nelle manovre estreme con la vostra auto, oltre una maggiore velocità di ricarica e durata del turbo.

Jesus build my car and never can stop it!!!
Così recitava una frase di un pezzo dei Ministry (jesus build my hotrod) e curiosamente si sposa perfettamente con la filosofia di B.R. e soprattutto con la filosofia dei Criterion quando crearono il Renderware. Per ps2 questo tipo di tecnologia ha permesso cose che, tenuto conto delle performance dell'hardware, sarebbero tecnicamente impossibili…eppure il team di Alex Ward ha spinto PS2 sempre verso vette di eccellenza ad ogni capitolo della serie…ovviamente B.R. non fa eccezione, come il suo predecessore vanta una cosmesi fuori parametro!!! Come accennavo qualche riga fa le auto hanno subito un restyling drastico diventando ora più aggressive e sicuramente più accattivanti nel design, tanto che non sfigurerebbero come concept car nelle fiere dell'auto. Di rimando i circuiti vantano una mole poligonale sempre ragguardevole rivestita di texture dalla definizione sempre eccellente.
La peculiarità prima della cosmesi nel nuovo capitolo e quella di ospitare una palette di colori molto diversa dai precedenti. I primi burnout non nascondevano la loro parentela stilistica con i coin-op SEGA, perlopiù detentori di colori sgargianti, Revenge si stacca dalla tradizione proponendo campiture ben più cupe, regalando un atmosfera più realistica che di fatto rende abbastanza inusuale l'approccio alla struttura arcade, tipologia a cui la serie non ha mai rinunciato. La parte più impressionante del lavoro svolto è sicuramente il track design. Se nei precedenti burnout il percorso era fisso senza variabili, in questo capitolo si può “evadere” dal circuito esplorando i tracciati su più livelli. In ogni pista ci saranno rampe strutturali che faranno decollare la vostra auto verso altrettanto precarie sopraelevate, i risultati di queste “scorciatoie” sono a tratti imprevedibili, a volte positivi(vi capiterà di piombare sopra un avversario o di rincontrarlo più avanti tagliandoli la strada in modo becero…), a volte negativi(capiterà di imboccare strade troppo strette che vi costringeranno a evitare gli ostacoli irremovibili con precisione millimetrica…a 280km all'ora la vedo dura…). Tenete presente che le novità “architettoniche” non prevedono il solo utilizzo in gara, ma anche nella modalità schianto. All'inizio di ogni prova un breve filmato illustrerà il percorso che dovrete seguire e i mezzi più importanti da coinvolgere nell'incidente, se ci sono rampe significa che potrete spiccare il volo verso un agglomerato di mezzi ben più remunerativi in termini di punti…tenete presente che in volo dovrete considerare la direzione del vento e sfruttarla a proprio vantaggio, una segnalatore vi darà la giusta direzione delle raffiche…Altro aspetto positivo è l'interazione con l'ambiente ora più marcata, gli oggetti che potrete sfondare sono discretamente numerosi e a volte ingannevoli…attenti a ciò che colpite, il più delle volte sono più delicati di quel che sembra! Non so se sia il caso di ricordarlo, ma come per burnout 3, anche per Revenge il frame rate non ha il minimo tentennamento, ancorato ai 6ofps come nella tradizione dei racing game di un certo calibro. Ve lo devo dire che la velocità e qualcosa di sconvolgente? Ve lo dico, anzi lo già detto anche prima, ma è bene ricordarlo…non esiste nessun videogioco in grado di eguagliare la serie criterion in questo aspetto, forse solo f-zeroGX su game cube…ma è proprio tutta un'altra storia…

L'ultimo aspetto del titolo da analizzare è il sonoro. Le musiche punk rock e simili del precedente capitolo ha lasciato spazio ad una varietà di artisti sicuramente più completa, tra gli stili presenti ho apprezzato l'inserimento dell'elettronica e del metal, sempre ben accetto nei giochi di guida “cattivi”. Per gli effetti nulla di nuovo sul fronte occidentale, non che ce ne fosse bisogno, erano già buoni nel precedente, ora sono semplicemente buoni come allora…e non è un male! Le esplosioni hanno tutto il perché che serve…

Concludo dicendo che anche questa volta in EA si sono fatti bene i propri conti, l'acquisizione dei criterion è stata la migliore mossa commerciale fatta dalla softco americana, difficilmente vedremo un altro burnout sulla generazione attuale, anzi è sicuro che questo sarà l'ultimo su PS2… alla luce di quanto visto fin ora ho paura ad immaginare come sarà per Xbox 360 o PS3..
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 10
Sonoro: 8
Giocabilitá: 10
Longevitá: 8.5

Voto Finale
9.8
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Grafica eccelente
+ Giocabilità fuori parametro
+ Lungo, divertente, cattivo


- Pecora nera:
- Velocità a tratti insostenibile (ma è un difetto?)
- In alcune situazioni troppo facile
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Electronic Arts

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