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PS2 - Gun
Gun
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Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Neversoft Entertainment
Lingua:
Inglese
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1

Ecco il gioco che non ti aspetti…il nuovo prodotto Activision arriva sugli scaffali senza il minimo clamore, lo stesso team (i bravissimi Neversoft, a mio avviso tra i migliori team di sviluppo in seno alla softco statunitense) ha lavorato al progetto nella più totale segretezza, le riviste del settore sapevano molto poco oltre al titolo già di per se indicativo, GUN appunto.
Come sapete meglio di me sono il mercato, la moda e le tendenze videoludiche che determinano sempre la scelta del tipologia di gioco su cui la softco di turno investirà capitali, gli esempi per avvalorare la mia tesi sono moltissimi, c’è stato un momento in cui tutti producevano survival horror, un altro in cui tutti realizzavano FPS a sfondo fantascientifico, un altro in cui un action/adventure non era degno di nota se non aveva elementi stealth, un altro in cui bisognava a tutti i costi inserire una libertà di azione che ricordasse in un qualche modo quella respirata nella serie G.T.A.… in tutta questa selva di generi e ambientazioni il grande escluso è sempre stato il vecchio west, i tentativi di portare un avventura tra colt e cowboy sui nostri schermi si contano su una sola mano, le migliori sono a mio avviso il mitico Red Dead Revolver e l’eccentrico darkwatch, ma se il primo omaggiava in maniera quasi reverenziale il cinema di Sergio Leone, il secondo si staccava troppo dal genere per alcune scelte stilistiche, delle contaminazioni horror e goth parecchio marcate che per forza di cose allontanavano il prodotto dalla strada percorsa da Rockstar con il suo spaghetti western videoludico.
Ma qualcosa del lavoro marchiato R* deve aver conquistato i Neversoft, un qualcosa che gli ha spinti a realizzare quello che senza ombra di dubbio rimarrà a lungo sul trono del miglior gioco ispirato al vecchio ed amatissimo (almeno da me) west!

A boy with a gun
il gioco inizia con un tutorial che vi farà prendere confidenza con il semplicissimo sistema di controllo, quest’ultimo molto simile al già citato western R*. il “bullet time” in stile Max Payne è presente anche qui sotto il nome “estrazione rapida”, tramite la pressione di un tasto la visuale andrà in prima persona e aggancerà automaticamente gli avversari (ad esclusione di questa modalità la mira è sempre manuale.) anche se sono in molti, inutile dire che vi toglierà più e più volte dai casini, ovviamente è a tempo e si ricarica nel corso del gioco.
Nelle prime fasi di farete la conoscenza del vostro alter ego, il giovane ed abile Colton White,un cacciatore che si guadagna da vivere commerciando pelli insieme al padre Ned. Una serie di circostanze (che non vi racconto altrimenti vi rovino la splendida ed intricata trama…) porteranno “Colt” ad essere solo e alla ricerca di elementi per sbrogliare un passato oscuro.
Nel vostro girovagare incontrerete amici e nemici in egual misura, i primi vi aiuteranno a sopravvivere offrendovi lavori di diverso tipo e indirizzandovi verso i luoghi e le persone che possono aiutarvi ad ottenere le informazioni necessarie ad avanzare nella vostra ricerca. I secondi chiaramente cercheranno di farvi la pelle… la struttura di tutto l’impianto ludico/narrativo non nasconde minimamente la sua ispirazione a GTA. Gli eventi che vi faranno avanzare nella storia sono ben evidenziati nella mappa in basso sulla vostra destra, ma come nel gioco R* tra un evento e l’altro siete liberi di perdervi (vi giuro che non è difficile, la vastità del territorio percorribile e parecchio sopra la media, potrete cavalcare ininterrottamente scoprendo cose nuove per ore…), per guadagnare denaro con missioni e lavori secondari, per cercare oro nei giacimenti sparsi per i vari canyon o semplicemente per ammirare gli spendi scorci naturalistici creati dal team…incredibili!!! la sensazione che si prova a cavalcare le praterie di GUN è la stessa che si prova nel guardare le cavalcate in solitaria di John J: Dumbar in Balla coi lupi, anzi meglio! Nel capolavoro di Kevin Costner le vedi, in GUN (anche se solo videoludicamente…) le vivi…indescrivibile.
La libertà che trasmette il gameplay è fenomenale, nulla è mai superfluo, anche le missioni da bounty hunter, benché si riducano alla cattura o eliminazione di qualcuno (wanted dead or alive…meglio alive, pagano di più!) sono sempre strutturate in modo vario con situazioni e territori di “caccia” sempre intriganti. La trama riesce ad essere sempre importante, se nei titoli R* il “giocazzeggio” a volte prevaleva sulla storia, in GUN il giocatore esegue le missioni secondarie solo per riprendere fiato tra una sequenza e l’altra! Lo spessore emotivo di alcune situazioni, unite all’attenzione per i particolari che rivelano i nostri nemici sul nostro passato, ci obbligano ad essere sempre sotto pressione, le side quest servono proprio a smorzare i toni di un quasi film dagli elevatissimi picchi emozionali. Le città che visiteremo sono ovviamente meno popolose delle metropoli made in R* ma vantano le medesime soluzioni per andarci in più occasioni, i negozi di armi e oggetti, i saloon e le partite a poker sono un diversivo sempre ben accetto.
La sceneggiatura è superba, ogni parte del gioco viene affrontata nella più totale inconsapevolezza di ciò che ci attende, nulla risulta scontato esattamente come il gameplay. La varietà delle situazioni su entrambi i livelli aiuta a non mollare mai il gioco, un modo gentile per dirvi che dopo poche ore diventa una droga, non ne potrete più fare a meno, la voglia di sapere cosa succederà ai vostri amici, la voglia di ammazzare il disgraziato che vi messo nei casini o più semplicemente la voglia di essere li in un mondo ormai estinto, sarà tanto forte da non poterci rinunciare…

Il mio cavallo, la prateria sterminata e il vento che ti stordisce..(che O.Stone perdoni la citazione)
Come vi accennavo qualche riga fa il lavoro svolto dai grafici è da encomio. Gli scenari sono quanto di meglio si sia visto in questa generazione, tutto dalle texture alla mole poligonale è di fattura più che pregiata. Il livello di dettaglio unito alla più totale assenza di difetti sia nel frame rate che nell’aggiornamento degli oggetti su schermo (il pop-up continuo che affligge tutti i capitoli di GTA non esiste in GUN…) fanno del lavoro dei Neversoft un esempio da seguire, un baluardo di programmazione che non ha rivali e che porta la PS2 ancora oltre la soglia delle capacità tecniche…la bellezza degli scenari è qualcosa che non vedevo da tempo, di grafica curata ultimamente la PS2 non è stata certo avara, ma così costante e senza i limiti di percorribilità
imposti dai “livelli” non mi è mai capitato di vederla…(non ci sono solo i Criterion…)
Altro aspetto che va evidenziato è il character design e la loro realizzazione, splendidi!!!
Il nostro protagonista cambierà spesso abiti in base alla situazione da affrontare, in ogni circostanza è sempre definito in maniera egregia ed animato con altrettante cura. Altro encomio va alle cut-scene, la validità dell’engine da nuovamente prova di essere tale, i dettagli dei volti e le movenze nell’animazione delle espressioni emotive è da brivido, non so se abbiano usato attori “digitalizzandoli” (io non ne ho riconosciuto nessuno… ignoranza impera? Può darsi…) in ogni caso recitano meglio loro di molti attori strapagati ad Hollywood, lo stesso Colton è più espressivo di Clint Eastwood (non che ci voglia molto, anche se le qualità dello zio Clint sono ben altre…in ambito west, avete visto gli Spietati? Allora mi avete capito…) e i cattivi benché non siano stravaganti come quelli di Red Dead Revolver (pig josh me lo ricorderò a vita…) vantano comunque una cattiveria da antologia del cinema…Lee Van Cliff ne andrebbe fiero…
una cosmesi davvero eccellente in ogni parametro che non ha a mio avviso il minimo difetto davvero rilevante, certo alcune texture da vicino non sono eccellenti ma vi assicuro che sono casi davvero sporadici, di fronte a tanta magnificenza non ci baderei più di tanto…
In ultimo mi sento in dovere di elogiare il filmato iniziale in CG… senza parole…guardatelo e fatemi sapere…impressionante.

Non mi rimane che il sonoro, e anche in questo frangente non posso che inchinarmi di fronte alle scelte effettuate. Il titolo R* si fregiava di licenze prese qua e la da vari film italiani e non, comprese partiture del grande Ennio Morricone, il titolo prodotto da Activision invece offre una colonna sonora originale dalla qualità talmente elevata che non sfigurerebbe in nessun film del genere, senza contare che il titolo è in un ottimo dolby pro-logic II (ho notato somiglianze con il tema centrale di balla coi lupi, e non è un difetto). Il parlato è in inglese (sottotitoli non temete…) ma è di fattura eccelsa, un doppiaggio eseguito a regola d’arte con un interpretazione magistrale di tutte le voci, affezionarsi ai personaggi è anche merito della caratterizzazione vocale, affezionarsi a questi personaggi è obbligatorio…

Un capolavoro? A mio avviso si, se non altro è il miglior gioco ambientato nel west che mi sia mai capitato di giocare, ha tutto, una trama splendida e superbamente narrata, una grafica eccellente, un gameplay articolato che offre una buona varietà di situazioni senza mai stancare, un sonoro strepitoso e una longevità più che onesta…come per Red Dead Revolver, per non averlo dovreste proprio odiare il genere…ma se poco poco lo apprezzate dovete almeno provarlo, a mio avviso è uno dei migliori giochi mai usciti su PS2…un altro titolo che spero abbia un seguito next-gen (la versione 360 gira in alta risoluzione ed ha ovviamente le texture più definite, ma è lo stesso gioco).
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 9
Sonoro: 9
Giocabilitá: 9
Longevitá: 8.5

Voto Finale
9
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Grafica eccellente
+ Sonoro e doppiaggio accattivanti
+ Praticamente Red Dead Revolver fatto anni luce meglio


- Pecora nera:
- Non particolarmente innovativo
- Potrebbe essere un Red Dead Revolver 2
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Activision

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