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PS2 - S.L.A.I.


S.L.A.I.
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Produttore:
Konami
Sviluppatore:
Genki
Lingua:
Inglese
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - 4

Se si parla di saghe robotiche su PS2, i primi titoli che vengono in mente sono Armored Core di From Software e Zone Of The Enders di Konami. Ed è proprio Konami la casa di produzione del gioco sviluppato da Genki.
Si tratta per l’appunto di un mech simulator che, nel suo scopiazzare dai clichè tipici del genere, risulta un originale miscuglio tra Virtual-on di SEGA ed il suddetto titolo di From Software; dal primo ha ereditata la struttura ad arene, mentre dal secondo, ovviamente, la struttura delle personalizzazioni.
SLAI, che sta per “Steel Lancer Arena International”, rappresenta una visone più o meno nuova nel panorama del genere, il background pone fondamenta solide per un titolo che sotto molti punti di vista risulta scialbo ed un po’ povero.

“A tale of mech and guns eternally retold…”
Alla creazione nel 2012, da parte dei militari, di un nuovo modello di mezzo in grado di affrontare qualsiasi tipo di terreno e di subire pesanti modifiche facilmente, fece seguito la diffusione di questa tecnologia come strumento ingegneristico multifunzione o ATV, per poi diventare strumento da combattimento in un nuovo sport che, iniziò a diffondersi diversi anni dopo. Le città spopolatesi a causa di una repentina desertificazione della superficie terrestre divennero le arene più congeniali, per la diffusione massificata del combattimento tra gli SV (Scoot Vehicles), fino alla nascita di una vera e propria lega professionistica organizzata attraverso la FIRA, posta come supervisore di questa disciplina arrivata ormai al 2071.

La completa gestione del vostro SV avviene in remoto, mediante una super rete chiamata HEAVEN, dove avrete la possibilità di comprare il vostro SV, nuovi pezzi per modificarlo, ed accedere ad altri servizi. Il tutto si svolge un po’ come nel RPG .Hack di Bandai, dando effettivamente la sensazione di accedere ad un immenso network.
Insomma la parte accessoria e di contorno fornisce un profondo background in grado di creare il giusto appeal al gioco, il problema avviene proprio quando si scende nell’arena.

“Ave, Caesare, morituri te salutant!”(Svetonio)
Le grosse lacune di SLAI risiedono sia nella grafica che nei controlli. Tecnicamente stiamo parlando di un gioco che non mostra bug o errori, ma che appare ai nostri occhi particolarmente scialbo e piatto. La modellazione dei Mech , per esempio, non è per niente originale, lasciando indifferente il giocatore, la mancanza di dettaglio impoverisce ulteriormente il design già di per se povero. Le arene, in cui si svolgono le battaglie, non hanno spunto, e risultano alquanto statiche, facendo sembrare i combattimenti, a suon di missili, più smorti di quanto non siano in realtà. Alla freddezza generale dei teatri degli scontri si aggiunge un repertorio di esplosioni, che rende ancora più misero l’effetto dei colpi esplosi dalle armi. In pratica sembra di vedere il vecchio “Krazy Ivan” per PSOne, (che risale addirittura al 1996) su PlayStation2.
Per ciò che concerne i controlli e la giocabilità sono rimasto altrettanto deluso… gli scontri risultano non solo noiosi, ma anche assai confusi. In pratica si ha la netta sensazione che il vostro mezzo sia di cartapesta, in quanto i combattimenti sono privi di ogni strategia, il tutto si riduce ad un banale entra nell’arena, sopravvivi finchè non fai soldi e poi via, verso l’uscita più vicina.
La modalità online risolleva un po’ le sorti della generale mediocrità di SLAI, ma non rappresenta di certo il quid ludico, a cui ci si può appellare per giustificare la scarsa qualità del gioco in singolo.

Come al solito il parere sulla longevità di un titolo è altamente soggettiva. La permanenza di questo gioco nel tray della mia PS2 è stata assai breve, lasciando subito spazio a opere di ben altro spessore.

Se mirate ad un gioco di robot, che emuli le gesta dei cartoni animati, orientatevi verso “Zoe2”, se preferite un simulatore, comprate Armored Core, se proprio siete a corto di giochi robotici e vi piacciono gli scontri nelle arene, forse troverete interessante tutto il corredo storico, che arricchisce un gioco un po’ scialbo.
Recensione a cura di:
Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 5
Sonoro: 6
Giocabilitá: 6
Longevitá: 6

Voto Finale
5

+ Punta di diamante:
+ Background accattivante
+ Buon multiplayer online


- Pecora nera:
- Monotono e Grafica da dimenticare
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Halifax

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