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Xbox 360 - Assassin's Creed Brotherhood
Assassin's Creed Brotherhood
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 8
PEGI:
18+

Solo un anno fa le pagine di Overgame tessevano lodi in favore del secondo capitolo del franchise rivelazione di Ubisoft, inaugurato da quell'Assassin's Creed che nel 2007 stupì giocatori e critica per l'accuratezza nel ricreare ambientazioni storicamente plausibili, per la trama affascinante e per le allora ineguagliabili doti tecniche del motore grafico Anvil, ad oggi ancora punto di riferimento e orgoglio per tutte le produzioni della casa d'oltralpe e non solo. I passi avanti fatti da AC2 furono talmente imponenti da non lasciare alcun dubbio sulle effettive capacita del team di rendere il titolo uno dei successi più clamorosi di sempre. Le voci di un probabile seguito cominciarono ad invadere il web quasi subito, chi parlava di una o più espansioni che aggiungessero il multiplayer, chi di nuove missioni che avrebbero collegato al secondo capitolo al sempre più certo terzo... delle tante ipotesi rilasciate nessuna si rivelò esatta, ma tutte ci sono andate vicino, ebbene si, c'è ancora molto da raccontare sulla vicenda di Ezio e del suo retaggio, l'Italia rinascimentale e i suoi intrighi sono ancora la base a cui si lega la trama sempre più contorta di questo nuovo fiammante capitolo, Assassin's creed Brotherhood! e no, il numero 3 non appare e non è una dimenticanza, per il 3° capitolo c'e ancora del tempo... forse non troppo...

Roma non fu costruita in un giorno e non è stata conquistata da un solo assassino...
Avevamo lasciato Ezio e la sua famiglia a villa Auditore, in Toscana a Monteriggioni. Il colpo assestato dagli assassini a danno dei templari sembrava aver ristabilito parte dell'equilibrio e della tranquillità a cui tutti ambiscono.. ovviamente vincere una battaglia non significa vincere la guerra, il periodo di pace successivo alla sconfitta di Rodrigo Borgia era solo una pausa perpetrata dai Templari per riorganizzarsi e sferrare un attacco definitivo e tremendo alla fazione opposta.

Nelle prime fasi del gioco assisterete impotenti alla caduta di Monteriggioni e nei panni di Ezio tenterete in tutti i modi di salvare la maggior parte degli abitanti sacrificando così il possesso di uno dei frutti dell'eden, che nel primo capitolo della saga Altair riuscì a sottrarre ad Al Mualim nello scontro avuto a Masiaf. La ricerca del frutto dell'eden e ancora una volta l'obiettivo principale di entrambe le fazioni sia nell'animus che fuori... come per il 2° capitolo anche in Brotherhood l'azione si sposta in parte al presente. Le molte ore trascorse nell'animus hanno reso Desmond (il discendente di Altair ed Ezio, personaggio su cui ruota tutta la trama di Assassin's creed) diverso, molte delle abilità dei suoi antenati sono convogliate in lui, e molti di questi “talenti” risulteranno indispensabili per riuscire a rendere operativa la nuova sede degli assassini nel tempo presente, azioni che si svolgeranno nella prima parte del gioco, poco dopo la sessione in cui assistiamo alla caduta della sede storica della confraternita. Ristabilita l'operatività dell'animus riprenderemo nuovamente i panni “virtuali” di Ezio continuando a rivivere le sue scelte che questa volta lo porteranno a Roma, la città eterna, il fulcro di tutta la corruzione e dell'egemonia templare.

Ridotto a imbelle per la perdita dei propri averi, il giovane rampollo della famiglia Auditore inizierà nuovamente la propria ascesa riconquistando via via le armi ottenute del precedente capitolo con l'aggiunta di alcune migliorie e di altre completamente nuove come la balestra (sicuramente l'arma più efficace del gioco) e il paracadute ideato da Leonardo DaVinci, utilissimo per planare dalle numerose sommità di cui è dotata la capitale (per ottenerlo sarà necessario completare alcune missioni dedicate alla creazioni del genio del rinascimento). La crescita del personaggio in termini “ruolistici” è sicuramente un evoluzione di quando già visto nel prequel così come il gameplay, per quanto in un primo momento non sembra discostarsi minimamente, andando avanti nel gioco verrete sommersi dai numerosi accorgimenti inseriti in brotherhood. I punti di interesse sulla mappa sono praticamente decuplicati, tra contratti di assassino, missioni elargite dalle fazioni amiche (le caserme delle armate che rinnegano i Borgia, le cortigiane, la gilda dei ladri...) sarà praticamente impossibile essere costretti a girovagare senza nulla da fare come accadeva nel primo capitolo. Gli stessi punti di osservazione (nei prequel usati solo per identificare le icone di interesse sulla mappa), in brotherhood racchiudono un altra parte fondamentale del gameplay. Ognuno di questi è rappresentato da una torre di guardia che sovrasta un quartiere della città, ognuna di queste torri ha un comandate incaricato dai Borgia di controllare i propri domini, prima di partire alla scalata e sincronizzare il vostro “GPS” virtuale, dovrete assassinare il comandante e poi incendiare la sommità della torre. Solo cosi sarete in grado di assicurarvi la piena leggibilità della mappa nella zona interessata, ma non solo, eliminata l'influenza dei borgia l'area potrà nuovamente rifiorire grazie al vostro intervento. Potrete risanare attività commerciali di vario genere che renderanno l'area in questione più ricca e di conseguenza anche voi, riscattando nel contempo i profitti generati in ogni banca operativa della città, il principio è lo stesso che definiva i vostri guadagni sui miglioramenti apportati a monteriggioni nel prequel, solo che in questo caso le migliorie andranno apportate quartiere dopo quartiere sull'intera area di Roma... decisamente più impegnativo.

La gestione su ampia scala della città non è la sola novità “gestionale” inserita dai coders, andando avanti con la trama sarete chiamati a ricostruire la confraternita degli assassini cercando e istruendo nuovi adepti. Voi da leader quali siete inizierete a distribuire i compiti tra i nuovi arrivati gestendone gli sviluppi e monitorando l'evoluzione delle loro capacità. Più volte sarete costretti a gestire le priorità per i vostri accoliti, molte delle missioni della trama principale richiederanno l'aiuto da parte di alcuni di loro, per chiamarli sarà sufficiente premere un tasto e scegliere quelli disponibili. La fase di reclutamento e gestione dei confratelli è sicuramente una delle novità meglio implementate, crea una sorta di complicità emotiva con i personaggi che man mano faranno parte della trama del gioco, gestire risorse di questo tipo porta il gameplay di brotherhood verso vette insospettabili tanto da chiedersi che cosa mai implementeranno nel prossimo capitolo di più ambizioso e riuscito.

A completare il quadro di una struttura tanto raffinata è stata aggiunta anche la tanto chiaccherata modalità multiplayer, e non temo smentita nel dire che in questo caso in Ubisoft non hanno colpito nel segno. Benchè sulle prime risulti un diversivo divertente, i limiti imposti da quello che a tutti gli effetti pare un sorta di death match tattico (in quasi tutte le modalità proposte) emergono presto, nonostante la buona caratterizzazione degli assassini da selezionare e le “mappe” comunque ben fatte.

...sono Ezio Auditore da Firenze, questa è la mia confraternita
Tecnicamente il gioco si attesta sugli ottimi livelli raggiunti dai suoi predecessori.

La vastità dell'area di gioco è sicuramente tra le più imponenti di sempre specie in relazione alla qualità e alla quantità di dettagli con cui è realizzato ogni palazzo della città eterna. Le animazioni come al solito sono ottime ma in questo capitolo stupiscono per varietà e fluidità con un protagonista che ad oggi non ha davvero rivali in questo frangente. Tra le migliorie apportate, oltre la succitata vastità territoriale, è impossibile non notare una resa davvero eccelsa delle fonti di luce, con nuvole sovrastanti in un cielo sterminato che sovente oscurano il sole creando zone d'ombra peculiari e suggestive come in pochi altri titoli... il motore Anvil è ancora la base di tutte le opere legate ad Assassin's Creed ma di capitolo in capitolo Ubisoft apporta migliorie sempre più evidenti ed efficaci, purtroppo però il prezzo di tanta vastità e eccellenza estetica è un tearing mai troppo invasivo ma presente in maniera quasi costante, quasi perché nelle aree più circoscritte (gli interni i sotterranei e tutte le zone a percorso “obbligato”) è praticamente assente... insomma un piccolo prezzo che per fortuna è compensato da una qualità generale davvero eccellente

ultima nota positiva è il sonoro anche in questo caso il doppiaggio e integralmente in italiano e fa piacere “ascoltare” che lo standard delle interpretazioni è salito parecchio rispetto al precedente capitolo! Nulla da segnalare per le musiche, suggestive ma non particolarmente articolate rispetto ai capitoli precedenti

Concludendo:
Un capitolo eccellente, nato sulla legge del more of the same ma talmente ben costruito e con tante novità strutturali da renderlo senza alcun dubbio il migliore della saga per equilibrio perfetto tra gameplay e narrazione! A mio avviso imperdibile... e statene certi, dopo averlo finito vorrete il 3° capitolo prima di subito!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 8.5
Sonoro: 8
Giocabilitá: 9.5
Longevitá: 10

Voto Finale
9

+ Punta di diamante:
+ Vario, immenso e profondo
+ Tecnicamente ancora oltre i limiti
+ Trama sempre pił avvincente
- Pecora nera:
- Multiplayer ancora da rifinire
- Altri titoli sono piu’ meritevoli
- Piccoli problemi di tearing
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Ubisoft

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