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Xbox 360 - Condemned: Criminal Origins
Condemned: Criminal Origins
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Produttore:
Sega
Sviluppatore:
Monolith Productions
Lingua:
Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1

La line up dei titoli al lancio di una console di solito non è eccessivamente esaltante, tra la moltitudine di porting e upgrade di giochi già in commercio difficilmente si riesce a trovare qualcosa per cui perdere la testa e indurre all'acquisto di un nuovo sistema. Con l'xbox360 la musica è cambiata, non radicalmente, ma tra i (pochi) titoli disponibili al lancio figurano alcuni prodoti in grado di rapirvi per estetica, giocabilità e prestazioni sul profilo tecnico, tra tutti spiccano PGR3, call of duty 2 e ovviamente il titolo preso in esame dal sottoscritto, Condemned: criminal origins. Pubblicato da SEGA e sviluppato dai sempre validi MONOLITH, il titolo si rivela uno dei prodotti più atipici messi a disposizione al lancio di una nuova macchina. Definirne il genere di appartenenza non è cosa facile, a discapito di quello che si potrebbe supporre dalle foto non è un FPS, l'adozione della visuale in prima persona è un espediente del team per meglio coinvolgere gli avventori di quello che amo definire"C.S.I. in salsa horror"....
di seguito il perchè dopo una sessione di gioco a condemned vi verrà voglia di accendere la luce cercando in torno a voi il maggior numero di facce amiche.

Quel pomeriggio di un giorno da cani...


Dopo un breve filmato introduttivo (debitore non poco per regia, montaggio e qualità espressiva delle immagini viste nella sequenza iniziale di SE7EN, il pluriosannato film di David Fincher), vestiremo i panni dell'agente dell'FBI Ethan Thomas. Un poliziotto ci accompagnerà sul luogo dell'ennesimo omicidio su cui saremo chiamati ad investigare, nulla di quello che vede il nostro alter ego è particolarmante nuovo, il modus operandi di quello che senza ombra di dubbio è un serial killer, è ben noto all'agente Thomas... il problema è che le indagini procedono a rilento e poco si sa di questo criminale...
il gioco inizia proprio così, una sequenza infinita di lacune che purtroppo colmeremo a nostre spese!!
Nelle prime fasi di gioco raccoglieremo una parte delle prove che ci serviranno per identificare l'autore di questi teatralissimi omicidi, ma in genere le session di "ricerca", documentazione e raccolta prove sono piuttosto semplici, guidate e fin troppo brevi. La ricerca di indizi e coadiuvata dall'utilizzo di oggetti in uso alla polizia scentifica, gingilli più o meno tecnologici che ci faranno sentire davvero uno del cast di C.S.I.! ...peccato per la banalità generale di questi "enigmi", l'utilizzo del materiale di archivio e documentazione non è a discrezione del giocatore, è il gioco a decidere quando e come andranno usati determinati oggetti, l'unica scelta concessa è il tipo di armi che intendiamo usare per difenderci dalla "fauna" nemica che il gioco propone. Le fasi di combattimento (numerosissime!!) sono tra le più crude e realistiche mai viste in un viggì, le armi da fuoco sono in numero davvero esimio, perdipiù la scarsissima dotazione di proiettili ci costringerà ad abbandonarle molto in fretta in favore del primo oggetto contuntente abbastanza massiccio per "sprangarlo" sulle gengive al primo balordo che osa solo passarvi accanto!! la varietà di armi proposta non è certo da arsenale, ma fa la sua figura per tipologia ed efficacia. ogni porzione di ambiente contiene decine di oggetti utili per difendersi, si passa dalle assi di legno chiodate o bullonate, ai tubi corti, spessi e forniti di valvola (arma lenta ma decisamente efficace), per poi arrivare ad asce da pompieri, cartelli pubblicitari in metallo, mazze da muratore e l'onnipresente piede di porco, arma che gli "Halfisti" conoscono molto bene e che per una ragione o per l'altra è sempre utile e discretamente devastante.
Sempre disponibile ma utile solo con i nemici in possesso di armi da fuoco, è una sorta di pistola "elettrica" che per un tempo limitato immobilizza gli avversari, come dicevo poc'anzi utile con i nemici che ci sparano addosso, la scarica elettrica ci da il tempo necessario per avvicinarci e picchiarlo con tutta la forza della tensione accumulata con il resto del gioco...vi assicuro che è sempre altissima!!
Gli scontri, che per forza di cose risultano sempre molto "Fisici", sono sempre furiosi e coinvolgenti, merito di due aspetti fondamentali, l' I.A. degli antagonisti sempre vigile e mai prevedibile e il sistema di controllo, intuitivo e comodo da subito con una disposizione dei tasti ottimale, fondamentali rimangono i due grilletti analogici, uno per parare l'atro per attaccare, e ovviamente le leve per muoversi e guardarsi intorno, i tasti frontali intervegono quasi esclusivamente per la raccolta prove/investigazione.

La storia procede sempre con la giusta dose di rivelazioni, sempre nei punti giusti sempre quando meno te lo aspetti, il coinvolgimento emotivo non viene mai meno e i continui flash back (dati dallo spiccato sesto senso del protagonista...) dalla "lynchiana" regia aiutano a inquietare oltremodo il giocatore che ad ogni ora trascorsa (non molte per la verità) vive la sessione di gioco come un disperato e vano tentativo di arrivare ad un punto meno scabroso...

Ethan tu hai un dono...

Tecnicamente parlando il titolo vanta sicuramente una cosmesi di tutto rispetto, ma non è ancora quello che ci si aspetta da un hardware del calibro di xbox360 (per quello ci sarà da aspettare ancora un po', gears of war potrebbe essere il primo vero titolo next-gen). le peculiarità più interessanti sono in primis un uso smodato di bump mapping su tutte le superfici e una qualità dell'immagine pregevole per definizione e resa dei materiali (su un normale CRT rende parecchio bene, su un HDTV è qualcosa di sconvolgente, non abituato all'alta definizione l'occhio del giocatore campato fino ad oggi a ps2 cubo e xbox potrebbe avere un tracollo!), in seconda battuta mi sento di dare un singolare encomio al character design, nonostante abbiano movenze e strutture realistiche i personaggi tendono a sembrare frutto di matite e pesanti chine di cartoonist noir...in uno scambio di commenti (e insulti, ci si vuole bene in Overgame!) io e il buon Sergio abbiamo decretato la somiglianza dello stile grafico adottato ad alcune opere del sempre grande Frank Miller (sin city su tutti), un complimento più elevato faccio fatica a pensarlo.
Il vero punto di forza di tutta la produzione sono le atmosfere costruite dai MONOLITH, tra le più suggestive che abbia mai "vissuto", le ombre e le luci confondono e disorientano ad ogni passo, il sonoro, fondamentale in questo tipo di giochi, è spettacolare, i rumori e la spazialità degli effetti ambientali aiutano ad individuare (a volte erroneamente...) i vostri sempre più agguerriti avversari...

Un esordio nella NEXT-GEN coi botti per SEGA, un titolo per molti aspetti atipico e originale, violento e brutale ma dalla sublime atmosfera ...un titolo che a mio avviso non dovrebbe mancare nella vostra collezione, per gears of war c'è ancora tempo e condemned merita un posto d'onore nella softeca attuale di xbox360!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 8
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 8
Longevitá: 7

Voto Finale
8

+ Punta di diamante:
+ Atmosfera eccellente
+ Giocabile è inquietante quanto basta
+ Sonoro strepitoso
+ Controlli eccellenti
+ A.I. ottima


- Pecora nera:
- Non proprio lungo
- Enigmi risibili ed eccessivamente guidati
- Trama a tratti saltellante
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