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Xbox 360 - Tom Clancy's Splinter Cell Double Agent
Tom Clancy's Splinter Cell Double Agent
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Shangai
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 6
Puntuale come le bollette da pagare, torna sugli schermi xbox il titolo che all’epoca della prima console di casa Microsoft, fece conoscere al mondo la reale potenza dello scatolone verde crociato.
Un matrimonio che diede i suoi frutti in termini di vendite e prestigio per la sempre prolifera Ubisoft che da allora collezionò un successo dietro l’altro diventando a tutti gli effetti il pilastro europeo del videogame entertainment. Le avventure di “Samuele Pescatore” furono da subito messe in paragone con quelle narrate nell’esponente più famoso del genere su console, quel Metal Gear che pareva irraggiungibile. I domini raramente sono eterni, e così anche l’inossidabile solid snake ha dovuto dividere il trono con la creatura di Tom Clancy, tanto che i gamer del globo da allora si divisero tra fan di uno o dell’altro gioco iniziando vere e proprie battaglie verbali sui forum per motivare le proprie convinzioni. Aldilà delle discussioni effimere e bene sottolineare le sole certezze che stanno dietro al successo del franchise, Ubisoft non ha mai lesinato in novità introdotte in termini di gameplay, e per garantirne la crescita estetico/strutturale, ha sempre perfezionato le tecnologie a sua disposizione introducendo sempre nuovi parametri, a volte i miglioramenti risultavano davvero radicali ( graficamente tra chaos theory e il precedente pandora tomorrow c’è un abisso.), miglioramenti che hanno portato la soft-co francese ha sviluppare un 4° capitolo che gloriosamente si stacca nuovamente dai precedenti arrivando ad essere ancora una volta un titolo di riferimento per gen di console appena iniziata… ma andiamo con ordine…

Dai, colpiscimi!!!

Per i pochi di voi che ancora non conoscono la trama di Double agent, cercherò di essere esaustivo rivelandovi gli antefatti che vi porteranno a incarnare uno dei personaggi più carismatici della storia dei videogiochi, un antieroe a tutto tondo che finalmente riesce ad essere tridimensionale emotivamente oltre che strutturalmente. Il nostro Sam è ancora un agente al servizio del governo statunitense, punto di riferimento di THIRD ECHELON, corpo affiliato alla N.S.A. (national securiti agency). L’avventura comincia con una missione quasi di routine per il nostro, un gruppo terroristico sta per lanciare un attacco missilistico, il solo in grado di infiltrarsi nella base nemica è appunto il silenzioso agente speciale.La missione (una sorta di tutorial giocato che funge da prologo e serve da collante con i precedenti capitoli…) procede nel più classico dei capitoli della serie ideata da Tom Clancy, infiltrazione, uccisioni silenziose, occultamento cadaveri o tramortiti, sabotaggio del sistema di sicurezza informatico, attacco impedito, minaccia sventata…ma i problemi per il nostro non sono certo finiti con la sconfitta dei terroristi, anzi, è proprio alla fine di questa missione che Lambert, il superiore di Sam, lo informa della tragedia che cambierà per sempre la sua vita, la morte accidentale della sua unica figlia Sarah… da qui parte una sorta di prologo in CG con la voce narrante di Lambert, l’amico e capo di Sam racconta come la notizia lo abbia sconvolto a tal punto da accettare missioni così pericolose da portarlo al limite delle sue capacità… ma non basta, il dolore di Sam è troppo grande,il senso di una colpa che non ha (è stato un incidente dopo tutto…) non gli da tregua, la sua è una ricerca continua di confronti per combattere il dolore emotivo con il dolore fisico…purtroppo nonostante l’atteggiamento sprezzante nelle risse che egli stesso crea (in una sequenza si vede Sam incitare chi ha davanti a colpirlo in pieno viso, un atteggiamento che fa molto Wolverine…), il disagio che prova si fa sempre più grande…passa del tempo e l’indomabile agente si butta nel lavoro ancora più determinato accettando una missione che potrebbe risultare deleteria per la sua già fragile psiche, Sam dovrà passare per criminale, e dopo una finta sequenza di crimini, verrà incarcerato in un penitenziario di massima sicurezza. Da qui dovrà agire sotto copertura comportandosi come un poco di buono con il solo intento di avvicinare un membro di una pericolosa organizzazione terroristica anch’esso imprigionato. Inizialmente dovremo aiutare il terrorista ad evadere per poi infiltrarci nell’organizzazione di cui fa parte, la missione a questo punto è reperire il maggior numero di informazioni riguardanti i loschi piani dei terroristi, il tutto naturalmente sotto copertura e senza far capire ai nostri nuovi “compagni d’arme” il doppio gioco che stiamo architettando…

Decisioni rapide…a volte dolorose

Inutile dire che il gameplay di questo nuovo capitolo viene galvanizzato non poco dalla trama e dallo spessore caratteriale del protagonista, le decisioni su cosa fare vanno prese in maniera fulminea, ogni azione poi viene valutata su due parametri, quello riguardante il ruolo di agente dell’NSA, e quella riguardante il fittizio ruolo di evaso assassino…entrambi i valori cresceranno e diminuiranno in base alle vostre azioni, più persone innocenti ucciderete più il valore NSA si abbasserà in favore dell’altro denominato JBA (john brown army, l’organizzazione terroristica in cui Sam milita sotto copertura…). L’equilibrio tra i due è fondamentale, non potremo macchiarci di troppi omicidi, ma non possiamo nemmeno rischiare di far saltare la coperture, la vita di milioni di persone dipende da nostro operato, e qualcuno di loro, anche se nel giusto, purtroppo risulterà sacrificabile…decisioni difficili quindi, da prendere sempre in tempi limitati e con una lucidità di cui Sam non è propriamente dotato…il resto delle azioni si svolge come i capitoli precedenti, con una maggiore cura questa volta degli attacchi corpo a corpo con una maggiore varietà di colpi, l’azione tutta gode ora di maggiore libertà, il ritmo poi è decisamente più serrato che in passato.
Ultima nota positiva l’IA degli avversari, in questo capitolo decisamente acuta specie nei livelli di difficoltà avanzati…

Il (foto)realismo innanzi tutto…

Graficamente il lavoro Ubi offre, senza mezzi termini, uno dei più impressionanti spettacoli visivi di questa generazione di console appena iniziata. Il motore fornito da EPIC unito alle librerie fisiche offerte dal sempre valido HAVOK, regala allo spettatore giocante un’esperienza realistica, strutturata in maniera solida ed esteticamente accattivante. Il 360 svolge con disinvoltura il compito assegnato muovendo agilmente i numerosi poligoni delle persone e degli ambienti presenti su schermo. La fluidità delle animazioni tutte, unita alla cura per il dettaglio che oggi non ha paragoni (forse solo Oblivion…ma è proprio un'altra cosa…) rende l’esperienza visivamente vicina ai film d’azione statunitensi. Le texture e gli effetti particellari, già imponenti in passato, raggiungono in questo capitolo vette davvero impensabili poco tempo fa. Colpisce poi l’incredibile varietà delle ambientazioni, dalle distese innevate ai deserti assolati, passando per città e complessi industriali, la qualità dell’impatto visivo non viene mai meno offrendo alla vista sempre nuovi motivi per entusiasmarsi. L’ultima nota positiva è la quasi totale assenza di HUD, non esiste più una barra dell’energia, basteranno pochi colpi di arma da fuoco ben assestati per vedere Sam stramazzare al suolo (come del resto succede nella realtà…). Lo spettacolo visivo è solo in limitata parte offuscato da alcune, trascurabili, imperfezioni, paradossalmente avvisabili solo in presenza di un televisore HD, vero banco di prova per tutti i giochi e soprattutto impietoso nei confronti di ogni minima leggerezza stilistica.

Musica maestro!!!

Come da tradizione le musiche di qusto capitolo sono di grande atmosfera e di straordinario impatto emotivo nei momenti più importanti, è principalmente la soundtrack che ci permette di capire quando siamo in pericolo, una sincronizzazione delle risorse audio/video davvero ammirevole.
Il doppiaggio e come al solito di eccellente fattura, un altro punto a favore dell’industria videoludica ormai vicina più che mai a quella del cinema.

Conludendo…

Non mi rimane che fare i miei più sentiti complimenti ad Ubisoft, mai mi aspettavo un gioco così dopo l’eccellente Chaos Theory, le novità non sono poche e soprattutto non sono irrilevanti, il gameplay ne guadagna parecchi e la tensione che si respira in quasi l’80% del gioco è quasi palpabile…bel lavoro davvero, ora aspetto fiducioso il 5° cap…che come sapete sarà un esclusiva Microsoft…
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 8.5
Sonoro: 8
Giocabilitá: 9
Longevitá: 9

Voto Finale
9
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Trama intrigante
+ Gameplay raffinato
+ Sonoro ludicamente utile e concettualmente ben articolato


- Pecora nera:
- Piccole e trascurabili imperfezioni grafiche
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Ubisoft

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