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Xbox 360 - Eternal Sonata
Eternal Sonata
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Produttore:
Namco Bandai
Sviluppatore:
Tri-Crescendo
Lingua:
Sottotitoli in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
JRPG
Giocatori:
1 - 3
Tutta la vita è solo un sogno? ed in punto di morte il nostro sogno diventa realtà? alla fine non vi è distinzione tra sogno, realtà, vita e morte? Quesiti a cui non saprei rispondere, ma vivendo l’avventura di Federic Francois Chopin in Eternal Sonata possiamo quasi rispondere alle domande poste precedentemente… o forse no… forse è solo un illusione…

Siamo a Parigi nel 1839, il noto compositore e pianista Chopin è sul letto di morte in bilico tra la vita e ciò che segue.
Debilitato dalla tubercolosi, all’epoca malattia mortale, nel suo tormento immagina un mondo fantastico che lo porterà a vivere un’avventura, l’ultima sua avventura. Incontrerà Polka una ragazzina di 14 anni che usa la magia ed è quindi destinata ad una vita breve e isolata poiché le persone hanno paura a starle vicino pensando che la sua malattia sia contagiosa, conoscerà anche Allegretto e Beat due furfantelli della città di Ritardando che a loro volta si troveranno immischiati in questo viaggio irto di pericoli e di continue sorprese. Infine conoscerà altri personaggi, per un totale di 10 incluso lui, tutti sotto il nostro controllo nell’arco del gioco.
Proiettato in questo mondo che crede parto della sua immaginazione il noto compositore verrà a conoscenza di un terribile segreto che riguarda la polvere minerale, medicina usata per curare ogni malattia, e del terribile disegno del Conte Walzer che ne favorisce il consumo tra tutti gli abitanti della città di Forte.
Toccherà ai nostri eroi scoprire le intenzioni del malfattore e porre rimedio alle sue angherie nei confronti delle persone ignare del pericolo che incombe su loro.

Piccoli passi nel futuro......?
Il sistema di combattimento è in parte innovativo, ogni personaggio avrà a disposizione un certo numero di secondi per effettuare le proprie azioni, il semplice attacco con il tasto A, un attacco speciale con il tasto Y, l’uso di un oggetto con il tasto X e la parata col tasto B. Esistono diversi tipi di attacchi speciali che verranno sbloccati con l’avanzare di livello dei nostri personaggi, inoltre cambieranno a seconda che il personaggio si trovi alla luce o nell’oscurità diversificando i loro effetti, un espediente per valorizzare l’aspetto apparentemente tattico degli scontri. Il numero di combo concatenate da attacchi base verranno segnalate tramite un contatore, più il numero cresce, più avremo possibilità di “spenderne” alcuni per migliorare l’efficacia degli attacchi oppure, con il tasto Y, curare molti più punti vita ai personaggi del party. Potremo inoltre equipaggiare un arma e una protezione e due accessori dalle svariate peculiarità che potranno fornirci ad esempio la rigenerazione dei punti vita ad ogni turno o avvolgerci nella luce in ogni momento così da utilizzare solo attacchi di quel tipo. Sicuramente lo svolgersi dei combattimenti è ricreato in modo facile e comodo ma alla lunga stanca poiché abbiamo a nostra disposizione un numero limitato di opzioni e di mosse e questo a mio parere non giova alla giocabilità, rendendo il tutto a volte frustrante, nonché ripetitivo. Un esempio è il fatto di dover essere alla luce e non poter effettuare le mosse desiderate in quel momento pena il salto del proprio turno di azione per spostarsi in un punto di oscurità. Il non appagante sviluppo del personaggio, incatenato a 4 parametri: attacco, difesa, magia e velocità, e il limite delle mosse di attacco o di cura, rende Eternal Sonata imparagonabile ad altri JRPG (senza scomodare nomi di casa Square, lo stesso blue dragon era decisamente più completo sotto questi parametri…) dove tutti questi aspetti sono meglio approfonditi e meglio assortiti, un difetto a mio avviso enorme per un gioco di questo tipo, relegare lo sviluppo del proprio party a poche sparute abilità toglie il 50% del valore complessivo dell’esperienza…
Ai fini del valore della giocabilità è da segnalare la possibilità di poter giocare in tre persone contemporaneamente controllando ciascuno un personaggio del party, un alternativa piacevole e un valore aggiunto che di rado si riscontra in JRPG non online
(mi viene in mente Final fantasy crystal chronicles per GameCube, decisamente oneroso giocarci in multiplayer….)

Mamma butta la pasta!!!!!!
Parliamo un attimo della storia, in ogni gioco di ruolo e non c’è sempre un cattivo da vincere e Eternal Sonata non è da meno. Qui i nostri eroi dovranno confrontarsi con il Conte Walzer ed i suoi agguerriti scagnozzi oltre che a un certo numero di boss di fine locazione. Abbiamo già parlato della polvere minerale e degli effetti strani che ha sulla gente, ho già accennato al fatto che Chopin and company indagheranno e scopriranno i malvagi piani del Conte.
Scopriremo poi che la polvere minerale è solo un mezzo per poter ingrossare gli eserciti di Forte e così attaccare la città di Barocco, a noi il compito di evitare tutto ciò combattendo per la povera gente che soffrirebbe di una così devastante guerra.
Ci troveremo di fronte a voltafaccia ed intrighi di corte a più non posso che non potremo vivere in modo distaccato.
La storia entra nel vivo poco alla volta ed è piena di momenti amletici ,come non citare i monologhi che avvengono nella mente di Chopin o di Polka entrambi vicini alla morte ma intenti a vivere appieno la propria esistenza fino all’ultimo in modo costruttivo per le altre persone.
I personaggi vivono le loro tragedie coinvolgendo il giocatore e portandolo a toccare il proprio animo ma ahimè a volte (spesso!!!), esagerano e ci troviamo immersi in filmati di un quarto d’ora dove l’unica cosa che possiamo fare è dire a nostra madre di buttare un po’ di pasta (faremo in tempo a finire una cena di svariate portate prima che abbiano finito di colloquiare…).
Si i sentimenti vengono ben recepiti dallo spettatore ma quando è troppo è troppo, si fa di una sicura tragedia un qualcosa di oltre, di epocale!!! e questo alla lunga stanca e annoia poiché un concetto ben recepito la prima volta non bisogna certo ripeterlo all’infinito!!!!!!!!!!!!

Bello da vedere Stupendo da sentire
La realizzazione grafica è sicuramente uno dei punti di forza della fatica di Tri Crescendo. la tecnica del cell shading viene utilizzata in maniera magistrale, come per il primo JRPG di Sakaguchi San, ci immerge in un mondo a cartoni animati molto ben dettagliato. Stupendi i volti dei personaggi e i loro vestiti curati nei minimi particolari, come le animazioni, ad esempio il muoversi dei capelli di Polka mentre corre, fluenti e “corposi” allo stesso tempo.
I paesaggi sono veramente evocativi e vicini non poco al meglio dell’animazione nipponica nella loro perfezione visiva.
Torrenti, alberi, mulini, case sono veramente ben dettagliati e carichi di un design a volte fuori parametro. Significative per espressività le scene di intermezzo dove i volti degli interlocutori sono in una sola parola intensi, tutto questo dà corposità agli avvenimenti sottolineandone l’importanza o la spensieratezza del momento.
Musicalmente il maestro Motoi Sakuraba ha fatto un lavoro di rara bellezza proponendoci musiche di squisita fattura e di grande varietà e la cosa non era facile accostando le proprie composizioni al genio di Chopin. Infatti ad ogni capitolo della storia sarà eseguito, dal famoso pianista Stanislav Bunin, un opera di Chopin che ci farà da sottofondo alle immagini e alla narrazione di episodi importanti della vita del pianista compositore. Inutile dire che qui si rasenta la perfezione nella musica e che le nostre orecchie si riempiranno della poesia musicale che solo un genio poteva comporre.
Il gioco non è localizzato in italiano per quanto riguarda il parlato ma sono presenti sottotitoli, il parlato in inglese è di discreta fattura mentre, se volete la mia opinione, vi consiglierei il parlato in madre lingua giapponese per un’esperienza più coinvolgente.

In conclusione bisogna sicuramente lodare la cura nello sviluppo del comparto grafico di quello sonoro, veramente di prim’ ordine, peccato per una giocabilità non all’altezza dei parametri sopraccitati, aspetto che penalizza in modo pesante il titolo. Non fraintendetemi, certo Eternal Sonata è comunque un gioco che può divertire ma alla lunga stanca e il fatto che anche la longevità si attesti sulle 25-30 ore non aiuta, gli appassionati potrebbero rimanerne in parte delusi poiché il gameplay risulta poco solido e data la grande aspettativa che il gioco portava con se, aggrava non poco la situazione.

Ai non appassionati di JRPG L’ immediato sistema di combattimento potrebbe risultare gradevole e coinvolgente e potrebbe assicurare delle ore di svago, per tutti gli altri sarà un piacevole diversivo aspettando qualcosa di meglio (Lost odyssey è alle porte…).
La storia è semplice ma piena di sentimento ed emozioni, se non si disperdesse in ripetitività nei dialoghi risulterebbe molto più fluida e godibile.
In definitiva un buon gioco ma non si arriva a punte di eccellenza in cui molti, io compreso, speravano.
Recensione a cura di:
Marco "Pio" Piana
Votazione
Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilitá: 6.5
Longevitá: 7

Voto Finale
7.5

+ Punta di diamante:
+ Un mondo a colori pastello
+ Musiche da sogno
+ Storia commovente
+ Gameplay immediato...


- Pecora nera:
- ...Gameplay immediato
- A tratti storia noiosa
- Dura poco
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