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Xbox 360 - Gears of War 2
Gears of War 2
Versione per la stampa Versione per la stampa - Commenta la review nel forum
Produttore:
Microsoft Game Studios
Sviluppatore:
Epic Games
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - Multiplayer
Lo abbiamo atteso per tanto tanto tempo, molti di noi hanno comprato una xbox 360 solo per assicurarsi una copia del primo indimenticabile capitolo, che il secondo fosse in lavorazione era scontato, ma nessuno di noi poteva immaginare quanto tempo sarebbe passato prima di metterci le mani sopra… e invece eccolo qui, a distanza di 2 anni dal best seller di casa Epic, il team capitanato dal simpaticissimo Cliffy B. mantiene le promesse fatte e ci regala l’ennesimo capolavoro pronto ad essere divorato manco fossimo NOI l’orda delle locuste!
Se avete letto lo speciale redatto da Sergio sapete che gia in fase di preview il gioco sembrava davvero di essere la cosa più grossa e cattiva mai vista su xbox 360… è bastata qualche ora in compagnia di Marcus, Dom, Cole e Baird per capire che Gears of War 2 E’ il gioco più grosso e cattivo mai apparso su 360…ma non solo! Continuate a leggere…

“Taglia corto Anja e dimmi com’è andata!”
Abbiamo lasciato Marcus, Dom e tutto il delta team su Sera poco dopo aver battuto Raam e dopo aver sganciato la bomba solare nel sederino delle locuste, da quel momento si sarebbero spostati verso Jacinto, ultima roccaforte del genere umano su Sera. Il problema è che le locuste sembrano quasi più forti e motivate nonostante la decimazione subita alla fine del primo GOW…il perché non ci è dato sapere, specie all’inizio del gioco, ma si capisce immediatamente che non siamo più soli, l’esercito dei COG si è mobilitato per intero per fronteggiare il più grande attacco da parte delle locuste, la difesa di Jacinto è solo la punta di un iceberg che ci toccherà sciogliere a suon di piombo rovente! il gameplay vira vistosamente dallo scontro in “quasi” solitaria alla battaglia campale dai toni epici, con numerose locuste che non ci lasciano un attimo di respiro, e un esercito di gears alle spalle che ci supporta in modo massiccio affrontando con una determinazione notevole l’enorme mole di locuste che il gioco ci manda contro. Ma al di là degli scontri a fuoco (ovviamente il fulcro del gioco…) è apprezzabile lo sforzo di Cliffy B. di donare al suo pargolo una storia che finalmente riesce ad avere uno spessore che poco ha da invidiare ai capolavori che tanto ci hanno galvanizzato nei mesi passati… finalmente la psicologia dei personaggi è stata affrontata in maniera più complessa, Dom e Marcus non sono più i personaggi bidimensionali (emotivamente…) del primo capitolo, ma riescono a comunicare stati d’animo non solo con le parole, ma anche e soprattutto con le espressioni del corpo e del viso…

Locusta mio amore
Se il primo capitolo ci aveva lasciato la sensazione di vivere una guerra personale con Marcus, Dom, Cole e Baird in prima linea e aggiungerei da soli, questo seguito di Epic Game ci proietta direttamente in una vasta battaglia campale con susseguirsi di scontri su larga scala. Ora infatti la squadra Delta si troverà ad affrontare orde di locuste di tutti i tipi e sarà vostro compito guidare Marcus nelle linee nemiche affrontando pericoli che crescono in modo esponenziale rispetto al prequel. A dir la verità il gameplay è molto simile al primo episodio, e non poteva essere altrimenti, ma vi sono tuttavia delle migliorie di spicco che danno linfa vitale a questo seguito regalandoci varietà nel nostro cammino contro le avversità rappresentate dalle locuste.
Innanzitutto cosa importante e non trascurabile, ogni volta che ci ripareremo per poter poi contrattaccare saremo al sicuro per un determinato numeri di colpi, infatti molti ripari, come i sacchi di sabbia, potranno subire un certo numero di danni prima di lasciarci alla mercee dei nostri avversari. Occorrerà quindi avere un approccio più realistico nel corso della nostra personale guerriglia poiché dovremo cercare sempre nuovi ripari per non rimanere scoperti al fuoco nemico.
Il sistema di copertura avviene come sempre con la pressione immediata del tasto A, mentre con la pressione prolungata del medesimo tasto potremo abilitare la “funzione” corsa, mediante l’utilizzo del grilletto sinistro potremo mirare mentre con il grilletto destro apriremo il fuoco. Il tasto X è invece abilitato all’utilizzo di interruttori e oggetti quali le troike ( potenti mitragliatrici con cui dovremo affrontare nemici “ extralarge”) e, soprattutto in modalità cooperativa ed online, alla “rianimazione” dei compagni feriti.
Quando Cliff B. ci aveva detto che ci saremmo trovati di fronte a situazioni più estreme non esagerava, infatti saremo catapultati su campi di battaglia piene di locuste di vario genere.
Saranno presenti Droni, Reaver, Corpser e anche i Brumak , enormi locuste abilitate dalla loro mole a trasportare armamenti pesanti, in grado di sopportare diversi danni prima di capitolare.
Saremo sempre nel vivo dell’azione e i pochi momenti di pausa che ci serviranno per chiamare il “controllo” ci sembreranno attimi di quiete assoluta poiché subito dopo gli scontri diverranno tosti e frequenti.
Ci troveremo ad affrontare numerosi gruppi di locuste armate fino ai denti e pronte a farci la pelle, di certo le munizioni non ci mancheranno, sempre che riusciamo a sopravvivere il tempo necessario per raccoglierle!
Gli strumenti per seminare morte e distruzione da ogni parte li troverete in abbondanza, all’immancabile Lancer vengono aggiunti il lanciafiamme, il mortaio e l’hulker (potente mitragliatrice movibile che però ci costringerà ad inginocchiarsi per il suo utilizzo e che va raffreddata dopo un certo numero di colpi). La varietà delle armi, già buona nel primo capitolo, è stata ampliata e potremo sbizzarrirci ( ritroveremo il fucile a canne mozze, il fucile da cecchino, le provvidenziali granate e le pistole di grosso calibro). Il nostro arsenale è ora molto più completo e si sa che se ci troviamo in mezzo a una guerra dobbiamo essere preparati ad ogni evenienza, non si sa mai cosa potremo trovare dietro l’angolo!.
Sono presenti inoltre piccole sottomissioni come il dover disattivare delle torrette sensibili ai movimenti o prendere in mano le troike per distruggere dei colpi di mortaio che colpiscono i nostri alleati (indifesi), il tutto ci lascia sempre la sensazione di essere un piccolo ma fondamentale “ingranaggio di guerra” e che dovremo essere noi la soluzione al problema locuste.
Ci saranno inoltre, per i fans degli achievements, da raccogliere piastrine diari e quant’altro che faranno in parte luce su risvolti della storia altrimenti non capibili.
Le ambientazioni vanno dalle foreste alle città umane in rovina al sottosuolo, regno delle locuste, e se ci soffermiamo un momento tra un ingaggio ed un altro ci stupiremo della bellezza delle location, ( non potete neppure immaginare quanta poesia ci sia nel duellare incrociando la propria motosega con un’altra e vincere lo scontro con un furioso button mashing avendo come teatro le rigogliose ambientazioni) ma di questo ne parleremo approfonditamente dopo.

Gears… da gustare in compagnia
Da quanto detto finora pare chiaro quanto Gears 2 sia più grosso, sporco e cattivo del suo predecessore, ma la vera icona del successo di questo gioco e il multiplayer in tutti i suoi aspetti.
Qui stiamo parlando non di un normale seguito, ma di una vera e propria elevazione al quadrato di tutto quello che c’era di bello nel primo episodio.
La cooperazione tra giocatori sembra essere il cuore pulsante della nuova opera di Epic. Sia online, sia offline, si sente la necessità di condividere il destino di Marcus e Dom affiancati da un amico. Meglio ancora se si gioca in cinque. La modalità orda è un continuo susseguirsi di carne da macello che prova con rabbiosa e costante freddezza a fare tutti secchi fino all’arrivo della prossima ondata. Una lotta per la sopravvivenza senza eguali. Un’assoluta innovazione nel panorama delle modalità per Gears of War.
Naturalmente non mancano i classici deathmatch e team deathmatch arricchiti da nuova linfa vitale grazie alle numerose armi ed alla presenza di dieci giocatori contemporaneamente.
Alla modalità Annex è stata aggiunta anche la tanto attesa modalità “cattura la bandiera”…ma cosa vedo? Quella bandiera si muove, ed è pure armata! O cavolo, ci tocca stordire il feticcio vivente e trascinarlo fino al punto designato nel bel mezzo del fuoco incrociato dei nemici.
Dopo aver affrontato parecchie ore online con amici e “nemici” (sempre di amici si tratta, ma sono dall’altra parte della barricata, quindi “A morte!”) in scontri all’ultimo sangue, posso assicurarvi che Gears 2 è riuscito a strapparmi alle grinfie del primo favoloso capitolo.

“Unreal Gore”
Cosa ve lo diciamo a fare? Sulla grafica di questo gioco sono già stati spesi fiumi e fiumi di inchiostro digitale e non c’è altro da aggiungere che non sappiate già. L’aumento di dettaglio è palese così come la stabilità del frame-rate specie alla luce del fatto che gli ambienti sono vastissimi e che il campo visivo si perde all’orizzonte. La portata dei combattimenti su vasta scala è resa ancora più inquietante dalla presenza su schermo di numerosissimi guerrieri da ambo le fazioni.
Sotto il profilo artistico il balzo avanti è notevole: le location sono state studiate ad arte per far risaltare le numerose implementazioni del motore grafico, nulla rimane in secondo piano, la cura riposta nella realizzazione dei Gears si ritrova nei dettagliatissimi mezzi che solcano in maniera mastodontica i campi di battaglia lasciando di stucco il giocatore per mole, animazione, fluidità e “pesantezza”. La massa degli oggetti animati o inanimati è resa in maniera a tratti stupefacente…un autentico baluardo di perizia tecnologica, un traguardo a tutt’oggi difficile da raggiungere…

Le musiche, come per il prequel, sono imponenti ed epiche quanto basta per esaltare il giocatore in ogni frangente, avvolgenti e d’atmosfera in alcuni, incalzanti e ritmate in altri.
Di notevole impatto anche gli effetti sonori, credibili e dirompenti tanto da rendere plausibile l’acquisto di un sistema 5.1 solo per gustarne a pieno le magnificenze strutturali.
Il doppiaggio è ancora una volta ben fatto ma presenta qualche piccola incertezza sulla sincronia del labbiale, nulla di grave ma di fronte a tanta meraviglia ogni sbavatura si nota più del dovuto…

“Accattatevillo!”
Compratelo…compratelo… se volete ve lo dico ancora e se non state andando a comprarlo è solo perché l’avete già fatto. Gears of war 2 brilla come un diamante al sole rappresentando ancora una volta il termine di paragone per i giochi futuri.
Se siete in possesso di una 360 saldate pure la vostra copia nel tray della console, tanto non uscirà da lì per molto molto tempo. Se invece siete sprovvisti del gioiellino Microsoft è sicuramente l’occasione più ghiotta per soddisfare il vostro palato.


Votazione
Grafica: 9.8
Sonoro: 9
Giocabilitá: 10
Longevitá: 9.8

Voto Finale
9.8
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Grafica fuori parametro
+ Giocabilità oltre la stratosfera
+ Carisma sopra ogni cosa prodotta fino ad oggi su 360
+ Non averlo è un insulto alla vostra intelligenza


- Pecora nera:
- Qualche piccola sbavatura nel doppiaggio
- Si può ancora migliorare…
SI…PUO'…FAREEEE!!!!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti - Marco “Pio” Piana - Sergio Magliacano
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