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Xbox 360 - Lost Via Domus: Il Videogame
Lost Via Domus: Il Videogame
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Adventure Action
Giocatori:
1
Il tie-in è una pratica a cui le soft-co ci hanno ormai abituato da anni…parecchi anni.
Questa tipologia di giochi (di cui molti gamers farebbero volentieri a meno…) nacque sul celebre Atari VCS 2006, console che ospitò uno dei primi tie-in della storia, il pessimo E.T. (in vetta alla top ten dei videogiochi più brutti della storia…) e da allora purtroppo ben pochi titoli tratti dal grande e piccolo schermo, possono vantare una qualità ragguardevole (tra i tanti è bene citare il divertente Batman the movie su Amiga, lo splendido Blade Runner per PC e il superbo Chronicle of Riddick: Escare to Butcher bay per xbox/PC).
Ovvio che con premesse del genere, ogni gioco fatto su licenza cinematografica/televisiva, viene accolto con una certa diffidenza… diffidenza a cui non è scampato nemmeno uno degli ultimi lavori di casa Ubisoft, il controverso Lost Via Domus.
Tralascerei la spiegazione di cos’è Lost, perchè a meno che non abbiate trascorso gli ultimi 5 anni in sonno criogenico, dovreste sapere che si tratta di una delle serie televisive di maggior successo degli ultimi anni, vantante una sceneggiatura da cardiopalma che intriga in maniera totale lo spettatore con intrecci narrativi tanto elaborati da irretire come solo le prime puntate di x-files sapevano fare… un successo così totale e planetario poteva mai scappare all’industria videoludica? Certo che no, e infatti ecco pronto il videogioco… fortunatamente lo sviluppo non è finito in mani sbagliate, e tutto ciò che ha reso grande la serie è stato riproposto in maniera più che discreta, ma andiamo con ardine…

Volo Oceanic 815… perso ogni contatto radio… passeggeri dispersi…
Il gioco si apre con la sequenza dello schianto, tutto visto attraverso gli occhi del protagonista creato ad hoc per il videogioco, l’inizio, a livello narrativo, è quantomeno promettente.
A seguito dell’incidente il nostro avatar non ricorderà assolutamente nulla, l’obiettivo primario del gioco, oltre a trovare una via di fuga dall’isola, sarà recuperare le informazioni necessarie per accedere ai nostri ricordi, “mettendoli a fuoco” (capirete perché giocandoci…) attraverso dei flashback, espediente narrativo usato già nella serie televisiva…
Il titolo rappresenta la fusione di vari generi tra cui spicca sicuramente l’avventura grafica, non a caso il ritmo di gioco è sempre contenuto focalizzando il gameplay sull’esplorazione, la raccolta di oggetti e la risoluzione di (semplici) enigmi, i combattimenti sono piuttosto rari, così come sono rari i motivi per ingaggiarne uno…lo spazio percorribile è purtroppo limitato, in ogni area ci saranno personaggi con cui interagire, familiari a chiunque segua la serie e indispensabili per avanzare nell’avventura, non tanto per le informazioni in loro possesso (utili nella parte riguardante la missione in atto, non indispensabili le altre…), quanto per il materiale che saranno in grado di fornirci. Come prigionieri di un isola apparentemente deserta il denaro in se non ha alcun valore, la compravendita avviene tramite il baratto di oggetti (ognuno con il proprio valore espresso in dollari) che troviamo sparsi nelle aree esplorabili. Lost non sarebbe Lost senza l’ignoto, il soprannaturale e la minaccia che rappresenta il non sapere cosa c’è oltre la fitta vegetazione… aspetti che nel gioco svolgono un ruolo dominante tenendo il giocatore sempre sul chi vive esattamente come accade quando si assiste ad una puntata della serie, la differenza sostanziale sta nel “viverla”, emozione che in questo caso il videogioco regala ancora una volta in maniera adeguata.
Se sul piano narrativo il gioco riesce a coinvolgere come solo la serie sa fare, sul piano strettamente ludico non si può soprassedere su alcune leggerezze che non ti aspetteresti mai da un team in seno alla più grande soft-co d’oltralpe. L’illusoria vastità degli ambienti viene rimarcata da insopportabili muri invisibili e da ormai vetusti percorsi obbligati, cose che rendono il titolo usufruibile da ogni tipo di pubblico (i fan della serie che non hanno mai giocato ad un videogioco e, specialmente, i famosi non-giocatori che Nintendo ha ormai acchiappato grazie a DS e Wii…), ma che scoraggia sulle prime qualsiasi giocatore navigato. L’interazione con gli oggetti e il fondale è praticamente assente, triste se pensate che il motore è lo stesso che ha dato i natali a ghost recon advance warfitgher… la mia conclusione è che la licenza altisonante abbia trasferito gli interessi del team più sulla trama e sulla struttura episodica (7 capitoli legati fra loro proprio come una serie televisiva, con tanto di “riassunto delle puntate precedenti” all’inizio di ogni cap…) che non sull’esperienza ludica vera e propria…

Jack, Hurley, Saiyd e co in poligoni, texture e voci fittizie…
Esteticamente il lavoro svolto dal team non è certo deprecabile, gli attori della serie sono stati riprodotti in maniera assolutamente valida così come la vegetazione e gli ambienti tutti, eccellenti poi le fonti di luce e l’illuminazione dinamica con un gestione efficace degli equilibri luce/ombra sui personaggi e sulle superfici.
Peccato che quanto appare su schermo non sia passibile di modifiche strutturali da parte del giocatore, la fisica è pressoché assente, nulla del nostro operato incide sulle strutture poligonali che compongono il nostro “serial” virtuale…
Buono il doppiaggio in lingua italica e l’impianto sonoro tutto, peccato solo per l’assenza dei doppiatori italiani della serie, avrebbe dato un valore in più ad un prodotto destinato quasi unicamente ai fan…

Conclusioni
Quanto riportato nella recensione non fa altro che confermare la mia ipotesi inizialesulla natura del titolo… fatto ad uso e consumo di chi ama e segue la serie TV.
L’impianto narrativo, benche interessante, non riesce da solo a sorreggere la pochezza di gameplay, che per quanto generoso con i neofiti, soddisfa forse troppo poco i palati più esigenti che da una soft-co come Ubisoft si aspettano sempre il meglio…
Un gioco sufficiente che divertirà in maniera disimpegnata i fan di Lost ma che rischia di annoiare tutti gli altri giocatori a cui la serie non interessa…
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 7
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 6
Longevitá: 5

Voto Finale
6

+ Punta di diamante:
+ Ottima trama “Lost derivata”
+ Impatto grafico sulle prime intrigante
+ Buoni effetti di luce
+ Buono il doppiaggio

- Pecora nera:
- Semplice
- Tecnicamente limitato
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Ubisoft

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