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Xbox 360 - Prince Of Persia
Prince Of Persia
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
Ci sono brand che attraversano senza il minimo tentennamento numerose generazioni di console, uno di questi è sicuramente la creatura creata da Jordan Mechner, quel Principe di Persia che tanti anni fa lasciò tutti senza fiato per le animazioni ultrarealistiche.
Il brand torno in auge nel 2003 grazie ad Ubisoft, che reclutato lo stesso Mechner per il primo fortunatissimo capitolo, confeziono la trilogia delle sabbie del tempo, ad oggi tra le massime espressioni dell’action game moderno, animazioni e tecnica al top, combattimenti spettacolari, trama coinvolgente e ambientazioni che per design e atmosfera riescono a primeggiare in qualità su tutti i sistemi della passata generazione. Il ritorno del principe nella più recente generazione di console (che si avvia allegramente al 3° anno di vita, assurdo definirla next gen no?) era stato previsto da molti (tra i tanti anche noi di Overgame…), la prova delle nostre sensazioni è arrivata solo poco tempo fa con comunicato da parte di Ubisoft e delle immagini ad illustrare il lavoro svolto dal team fino a quel momento… impressionante! Sono bastati 2 screenshot per capire che la casa d’oltralpe non aveva nessuna intenzione di proseguire la saga delle sabbie del tempo, ne di riciclarne le meccaniche più blasonate, una scelta coraggiosa che rende onore al team e che dimostra ancora una volta quanto tengano al brand in casa Ubisoft.
Ma basta sprecare parole per introdurre il passato di un così illustre protagonista della scena videoludica, vediamo in dettaglio quello che amo definire “ICO next gen”.

Di presunti Principi e avvenenti Principesse…
Il gioco inizia da subito in maniera vorticosa, una giovane donna fugge da gente che a prima vista non sembra essere proprio a modo, un giovane in cerca di una certa Farah (vi dice qualcosa? Hehehe aspettate di sapere chi è Farah in questo POP…) si imbatte nella giovane e nei suoi presunti aggressori… colpito dall’avvenenza di lei il giovane guerriero sguaina la spada e tenta di
difenderla… dal momento in cui incrocia le lame degli aggressori di lei, per il giovane iniziano problemi di portata davvero mastodontica… la giovane donna fuggiva dal proprio castello e i suoi presunti assalitori sono alle dipendenze del padre di lei, un Re decisamente adirato che per ragioni inizialmente ignote compie un gesto disperato che da inizio ad una sequenza di azioni atte a risvegliare un arcana entità…un qualcosa di antico, potente e malvagio sta per essere riportato nel mondo ed esiste un solo modo per evitarlo… quello che pareva essere il semplice salvataggio di una donzella in pericolo si trasformerà in una guerra epica contro le forze del male e dell’oscurità!!!
In sintesi questa è l’introduzione che serve per illustrare i nuovi protagonisti di questa vicenda, il principe senza nome ed Elika, principessa di un regno un tempo fiorente, dotata suo malgrado di poteri magici decisamente peculiari…

Giocando a questo nuovo POP non è raro imbattersi in similitudini strutturali e di gameplay con 2 dei titoli nipponici di maggior spessore artistico della passata generazione. Alla luce dei risultati ottenuti dal team in seno a mamma Ubisoft, il titolo deve parecchio sia all’indimenticabile ICO sia al bellissimo ed incompreso (come ICO del resto…) OKAMI dell’allora prolifico Clover studio di CAPCOM. Dal piccolo capolavoro di Fumito Ueda, POP eredita la vastità e la complessità architettonico/strutturale delle ambientazioni nonché l’atmosfera fiabesca che vira in pochi secondi in minacciosa in prossimità dei nemici, anch’essi molto vicini per estetica ai guerrieri ombra presenti nel titolo Sony.
Del titolo nato dalla mente di Ibana & Co , il prodotto Ubisoft prende l’idea di dimostrare la vittoria sul nemico riportando la vegetazione e i colori in un mondo che per colpa di un’entità in collera è diventato Grigio, cupo e privo di forme di vita… l’enfasi data al “risanamento” delle aree in preda al deterioramento è pari al titolo CAPCOM e il passaggio dall’arido e cupo al fiorente e luminoso è graficamente piuttosto simile, merito anche delle scelte estetico/stilistiche di entrambi i titoli, simili per le scelte effettuate ma differenti per risultato…
come nei precedenti POP per avanzare nell’avventura è necessario esplorare in lungo e in largo le ambientazioni, inizialmente alcune aree saranno inaccessibili, per visitarle e completarle tutte sarà necessario acquisire dei poteri ognuno specifico per alcune aree. In ogni area sarà presente quello che il gioco chiama “suolo fertile” il suo raggiungimento è il fine ultimo di ogni percorso che andremo ad affrontare. Ovvio che per arrivarci avremo di che divertirci con tutte le acrobazie che il principe ci ha dimostrato di saper fare… ritornano le altezza vertiginose, i percorsi in equilibrio, le camminate sui muri e le acrobazie ai limiti delle leggi fisiche! L’introduzione di Elika e dei suoi poteri aggiunge nuove abilità al principe, alcune davvero stupefacenti!
Per sbloccarli è necessario sconfiggere i guardiani delle “zone corrotte”, la caduta di questi guerrieri votati al male permetterà ad Elika di riportare la vegetazione e con essa i fluttuanti semi di luce che raccolti in determinate quantità forniranno il potere corrispondente, 4 in totale e tutti spettacolari (con uno di questi potrete volare…). L’utilizzo dei poteri non è però a discrezione dell’utente, in ogni area saranno presenti delle “pedane” una volta raggiunte ci permetteranno di caricare il potere corrispondente per raggiungere la pedana successiva altrimenti irraggiungibile. I combattimenti sono decisamente limitati rispetto al passato, affronteremo i nemici uno alla volta e in zone specifiche, piccole arene che in alcuni casi sfrutteremo a nostro vantaggio. Le combo eseguibili diventeranno via via più articolate e il controllo simultaneo di Elika e del principe permettono coreografie a tratti davvero spettacolari, peccato però che l’enfasi apportata all’esplorazione non trovi un suo pari in combattimento, il principe diventa meno agile e più cauto impugnando la spada, la minore velocità di esecuzione e la resistenza di alcuni avversari rende differente ogni scontro, le tattiche di attacco devono necessariamente variare di nemico in nemico, purtroppo però le varianti non sono così numerose e sul finire dell’avventura gli scontri diventeranno un tantinello ripetitivi…
Per il resto delle fasi esplorative, il gameplay riesce ad essere vario nonostante le operazioni da svolgere siano fondamentalmente le stesse in tutto il gioco, il merito va senza ombra di dubbio al level design, tra i più ispirati che mi sia mai capitato di vedere, i rimandi ai grandi titoli sopraccitati non banalizzano il lavoro svolto, anzi! POP sembra aver preso il meglio di quei titoli dall’alto spessore artistico, mantenendo nel contempo una propria identità che non ha bisogno di snaturare riproponendo quanto di buono c’era nei capitoli precedenti.

Un artwork in movimento…
Inutile negare che la prima cosa che stupisce del gioco è la sua veste grafica…in commercio non c’è nulla di lontanamente paragonabile, come accennavo prima sia POP che Okami condividono la stessa tecnica ossia il cell shading, per entrambi i titoli la scelta ha permesso soluzioni stilistiche originali e mai viste prima, per il titolo capcom il gioco pareva un dipinto giapponese e/o un esercizio di scrittura a pennello su carta di riso, il tutto animato in maniera strepitosa, per POP il tutto sembra un dipinto olio su tela, una serie di quadri di una bellezza disarmante in continuo movimento… non esistono paragoni nemmeno nel mondo dell’animazione, o almeno non con questi risultati…sconvolgente specie in relazione all’impeccabile fluidità e alle animazioni tutte.
Il character design e come sempre di eccellente qualità ma in questo caso in Ubisoft hanno toccato vette ad oggi irraggiungibili ai più…stesso discorso per gli ambienti, alcuni livelli sono da mozzare il fiato, sovente vi ritroverete a raccogliere la vostra dolente mascella dal pavimento, ogni volta che affronterete una nuova area e la vedrete cadere… mi sono ritrovato più volte durante l’avventura a fissare impietrito lo schermo, molte delle immagini che regala il gioco non sfigurerebbero in un book di un artista fantasy, da Brom a Frank Frazetta da Boris Vallejo a Luis Rojo o Segrelles… la bellezza della cosmesi di questo titolo è davvero indescrivibile…
Artisticamente è forse il titolo più bello mai visto nella recente storia delle console…
a mio avviso una vera e propria opera d’arte.

Discorso similare anche per il sonoro, musiche eccellenti, doppiaggio validissimo e ottimamente caratterizzato (strepitosi i dialoghi tra Elika e il principe…lei seria e pungente lui scanzonato e dissacrante… splendidi!), puntuali e ben realizzati gli effetti sonori, nulla di epocale ma ben integrati.

Concludendo…
Un titolo davvero stupefacente per ciò che concerne l’aspetto puramente artistico, una grafica del genere rimane scolpita nella mente per anni… il gameplay perde qualcosa negli scontri all’arma bianca e guadagna in tutto quello che riguarda la fase esplorativa ora più vasta e articolata.
Certo il completamento non richiede un impegno fuori portata, ma l’eccezionale esperienza emozionale e soprattutto visiva del titolo compensa la sua, per alcuni eccessiva, permissività…
A mio avviso un acquisto obbligato, una vera e propria opera d’arte vidoludica…
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 10
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 9
Longevitá: 8

Voto Finale
9.2
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Graficamente oltre tutto quello che avete visto fino ad oggi… arte videoludica in movimento
+ Atmosfera strepitosa
+ Trama coinvolgente

- Pecora nera:
- Piuttosto semplice per i giocatori più “sgamati”
- Combattimenti non proprio entusiasmanti quanto le fasi platform
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Ubisoft

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