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Xbox 360 - Soul Calibur IV
Soul Calibur IV
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Produttore:
Namco Bandai
Sviluppatore:
Project Soul
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Picchiaduro
Giocatori:
1 - Multiplayer
Ogni genere videoludico ha le sue eccezioni, varianti create da team capaci per rimarcare l’originalità del proprio titolo in un panorama che spesso è identico a se stesso per anni.
I beat ‘em up esistono da quando esiste il videogioco, la prima rivoluzione nel genere è stata senza alcun dubbio Street Fighter 2, i tentativi di bissare il successo del blockbuster di casa capcom sono stati innumerevoli, tra i tanti un solo titolo a mio avviso introdusse la “variante” che mancava, le armi!
Un’allora temeraria SNK creò uno dei picchiaduro più originali e validi dell’epoca, la vera alternativa a Ken, Ryu & co degna di nota, il meraviglioso Samurai Shodown.
Nel successivo passaggio alle 3 dimensioni la leadership del genere passò senza troppa fatica al mitico Tekken di Namco, complice anche una curva di apprendimento più morbida rispetto al rivale Virtua fighter di Sega… i vari cloni che ne derivarono furono perlopiù ignorati fino all’uscita di un altro picchiaduro, che per la seconda volta nella storia aggiunse quello che serviva per evolvere il genere (lo stesso add-on che inserì la SNK in Samurai Shodown) e nacque Souledge, ancora oggi manifesto della potenza dell’allora regina della piattaforme casalinghe, la PS1.
Dalla sua prima apparizione il titolo del team Project Soul, si è sempre distinto per una cura maniacale per i dettagli sia negli ambienti sia nei personaggi sfoggiando nel contempo una colonna sonora tra le più epiche e valide che il mondo delle console ricordi.
A detta di quasi tutti gli esperti del settore, la versione migliore del gioco è stata realizzata sul compianto Dreamcast di Sega con il suo seguito ufficiale, l’immortale Soulcalibur (disponibile anche sul marketplace di Xbox Live per il download…da non perdere!), da allora (era il 1999…) la saga ha avuto 2 seguiti, entrambi eccellenti… giocato e finito il 3° sapevamo che la saga non poteva finire sulle console della passata generazione... ladies and gentleman ecco a voi Soulcalibur IV

I WANT YOUR SOUL!!!
Come da tradizione nel picchiaduro Namco, le modalità di gioco disponibili non sono in numero considerevole, ma non è il numero che ne determina la validità. Oltre alle più scontate “storia” e “arcade” sono le rimanenti che ci devono interessare maggiormente, ossia “Torre delle anime”, “creazione personaggio” e VS, quest’ultimo finalmente dotato di una componente online.
In modalità torre delle anime affronteremo varie quest contro numerosi personaggi generati dal gioco, nell’avanzare di “piano in piano” sbloccheremo equipaggiamenti aggiuntivi e guadagneremo il denaro (reperibile anche giocando in modalità storia o arcade…) necessario ad acquistare sia nuovi personaggi presenti in lista, sia nuovi add-on e abilità da attribuire ai personaggi che creeremo grazie all’editor presente nella modalità “creazione personaggio”.

Ogni oggetto che guadagneremo potrà essere assegnato anche a personaggi già esistenti, che una volta “sboccati”, potremo modificare a nostro piacimento. Gli oggetti, che vanno dal vestiario alle armi, hanno peculiarità proprie, ogni volta che ne equipaggeremo uno le statistiche dei nostri personaggi saranno modificate, alcuni possiedono la capacità di attribuire punti alla difesa, altri alla resistenza, altri ancora all’attacco… ovvio che per trovare la combinazione migliore bisognerà scendere a compromessi, a volte estetici a volte semplicemente di ”stile”.

Impressionante è il numero di varianti presenti, ogni personaggio può assumere l’aspetto che preferite, l’unico limite imposto è la fantasia, se poi avrete la costanza di completare il la torre delle anime con tutti i personaggi disponibili avrete talmente tante varianti per ogni aspetto del vostro alter ego da tenervi occupati per mesi!
La cosa entusiasmante è la possibilità di usare le vostre creazioni in ogni modalità del gioco compresa la mitica modalità VS, oggi come allora la più divertente grazie alla possibilità di sfidare i vostri amici on e off line… per il resto c’è poco da aggiungere, le impostazioni dei tasti sono completamente customizzabili ma in sostanza non differiscono nella struttura dall’impostazione classica della serie, un tasto per la parata, uno per i colpi orizzontali, uno per i verticali e uno per i calci, le combinazioni dei tasti di difesa e attacco creano le “prese” a volte determinanti nelle brevissime distanze. Un’aggiunta oltremodo gradita è la possibilità di irrompere nella difesa avversaria grazie a colpi particolari, una barra posta in verticale nei limiti esterni dello schermo segna l’integrità dell’armatura, al progressivo prosciugamento della barra vedremo andare in frantumi parte del nostro equipaggiamento rendendoci più vulnerabili agli attacchi anche se in parata… la componente tattica in questo caso assume tutt’altro ruolo e mai come ora il “botton smashing” non funziona, anzi danneggia le performance del vostro alter ego.

THE LEGEND WILL NEVER DIE!
Come fu per i suoi predecessori, Soulcalibur IV sfoggia una cosmesi da applausi.
Impressionante oltre ogni misura il numero di dettagli dedicati ai personaggi e agli ambienti.
I modelli poligonali dei combattenti sono ora tra i più vari e numerosi presenti nel genere, le muscolature sono stupefacenti per realizzazione e dinamismo così come le armature, che sebbene risultino ancora assurde e vistose oltre il normale, non raggiungono i livelli grotteschi toccati dal terzo capitolo, a tratti troppo “barocche” per potersi muovere… meravigliosi i drappeggi sui vestiti e il movimento dei capelli, che sebbene artificiosi, danno una sensazione di naturalezza mai raggiunta dalla serie.

Gli ambienti risultano come sempre splendidamente realizzati con una moltitudine di strutture poligonali/architettoniche di rara bellezza, tornano alcune vecchie arene, ovviamente galvanizzate dalla potenza delle macchine della generazione attuale, e per quanto conosciute risultano belle come la prima volta che le abbiamo viste.
Fluidissimo il motore grafico capace di mantenere un frame rate stabile nei combattimenti e stranamente accusare rallentamenti (davvero saltuari) nei replay…assurdo ma totalmente ininfluente sulla performance del gioco, con voi ai comandi non accuserete nessun tipo di problema. La vastità delle arene è rimasta pressoché invariata rispetto al passato, alcune sono più vaste di altre ma rimane comunque un ambiente circoscritto con poche possibilità di evitare il famoso quanto odiato “out of the ring” da parte di chi sa come sfruttarlo… ultimo pregio da segnalare sono gli effetti di luce, i riflessi sulle lucenti armature, i bagliori delle lame che fendono l’aria o che impattano contro gli avversari, i tramonti che dipingono il cielo sono da mozzare il fiato… una nota stonata presa nell’insieme è il livello dedicato all’apprendista, il protagonista del nuovo gioco di Star Wars prestato da George Lucas al team Project Soul.
L’arena in se è splendida, asettica e grondante di dettagli come è lecito aspettarsi da un’ambientazione sci-fi, solo che nel contesto “fantasy” di soulcalibur l’ho trovata un inclusione un po’ troppo forzata, nulla di male sia chiaro, ripeto è bellissima sotto tutti i punti di vista, ma poco si incastra nell’insieme del gioco.

Come accennato nell’introduzione le musiche sono sempre state un cavallo di battaglia per l’intera saga, in questo nuovo capitolo non sono da meno, splendide tutte le composizioni e splendidi gli effetti sonori, aggiunta più che gradita è una parte della colonna sonora di star wars “prestata” da George Lucas e John Williams agli sviluppatori namco per musicare il livello dedicato alla new entri nella rosa dei combattenti, ossia l’apprendista che riutilizzeremo in “The Force Unleashed”.

Ora come allora Soulcalibur è il piacchiaduro che fa la differenza, ha nuovamente tutto quello che serve ad un gioco per emergere nella massa, profondo per i fan del genere, divertente per tutti un capolavoro sotto tutti i punti di vista, nel genere non c’è niente di meglio ne su PS3 ne su 360, un acquisto obbligato per ogni gamers che si rispetti, e non vi preoccupate di sapere su quale console gira meglio, è eccellente su entrambe e se ancora non ne foste a conoscenza, i personaggi esclusivi (yoda per xbox 360, darth vader per PS3…) sono disponibili entrambi per tutte le piattaforme… potere della connessione!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 9
Sonoro: 9
Giocabilitá: 10
Longevitá: 10

Voto Finale
9.8
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Impegnativo e divertente come pochi
+ Un disastro di personaggi da creare e altrettanti disponibili da subito
+ Varianti infinite di creazione
+ Graficamente strepitoso
+ Musiche come sempre evocative

- Pecora nera:
- Sporadici cali di frame rate nei replay
- Per il resto niente da segnalare…
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