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Xbox 360 - Tony Hawk's Proving Ground
Tony Hawk's Proving Ground
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Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Neversoft Entertainment
Lingua:
Sottotitolato in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sportivo
Giocatori:
1
Come ogni anno il team Neversoft regala agli skater videoludici un nuovo capitolo dedicato al signore incontrastato dello skateboarding professionale. Di novità, di capitolo in capitolo, ne sono state aggiunte sempre parecchie, ma a volte è difficile stupire quando si è praticamente da soli a giocare la partita, quando non si hanno termini di paragone… per il prodotto Activision era così fino a poco tempo fa, fino a quando una soft-co imponente come EA ha lanciato il guanto di sfida, fino a quando un certo SKATE. non è apparso sugli scaffali... Dall’annuncio dello sviluppo di questo nuovo titolo dedicato alla tavola a rotelle, qualcosa deve essere successo nel team dietro lo sviluppo di antonio falco, domande inizialmente senza risposta attanagliavano la mente sia dei coders sia dei fan che si trovarono spiazzati nel decidere se dare fiducia a questo nuovo e validissimo concorrente, oppure aspettare fiduciosi la risposta di Activision con un nuovo capitolo del franchise… le caratteristiche chiave delle serie cozzavano contro le innovazioni che portava con se questo neonato concorrente, come fronteggiare una grafica così realistica?
Come rivoluzionare un sistema di controllo che non tanta semplicità è stato stravolto in questo primo vero antagonista?
Come donare “fisicità” (caratteristica davvero eccellente di SKATE. ) alle evoluzioni che ad ogni capitolo diventavano sempre più improbabili?
Combattere il realismo di SKATE. con la spettacolarità e gli eccessi (con un po di jackass qua e la…) da sempre prerogativa della serie, era davvero la chiave per imporre la propria supremazia? Domande lecite da appassionato sia di skate sia di viggì dedicati, domande che hanno ricevuto un'unica imponente e sicura risposta, articolata in 4 parole: Tony hawk’s Proving Ground...

Il Re è tornato…viva il Re!
Come per voler rimarcare la propria supremazia, la serie Neversoft ha introdotto alcuni cambiamenti davvero significativi.
Le caratteristiche che fecero grandi i predecessori di THPG sono state ampliate e migliorate in maniera più che evidente. La prima caratteristica che gode di questo ampliamento è la modalità nail the trick già appresa ed apprezzata nel precedente project 8, qui non limitata al rallentamento in slow motion ad un momento specifico nell’esecuzione del trick, ma estesa alla durata dello stesso. Non solo la posizione dei piedi infatti, ma grazie all’introduzione di quello che viene chiamato “nail the grab” (attivabile premendo il grilletto sinistro), controlleremo le mani con gli stick analogici e di conseguenza la posizione in cui vogliamo afferrare la tavola, non solo questo, con la seconda aggiunta, nail the manual (attivabile tenendo premuto il grilletto destro…), controlleremo indipendentemente, sempre tramite le leve analogiche, l’altezza dei piedi, un modo ancora più preciso di concludere trick sempre più articolati.
Sebbene questa modalità avvicini il sistema di controllo a quello introdotto in SKATE. è bene specificare che il gioco non ha come base lo sfruttamento delle due leve analogiche, anzi in risposta all’essenzialità del titolo EA il titolo Neversoft risponde con un uso massiccio di ogni peculiarità del pad attribuendo funzioni specifiche ad ogni pulsante, detto così pare complesso, tranquillizzatevi, nulla in THPG mira a scoraggiare i neofiti, anzi, la curva di apprendimento non è mai stata così morbida, inanellare le prime combo, sebbene impegnativo, non è mai frustrante, i tempi di risposta del nostro avatar sono assolutamente perfetti, padroneggiare distanze e tempi di esecuzione e quanto di più intuitivo si sia visto nella serie, è impossibile non rimanere rapiti dal perfetto equilibrio tra impegno profuso e risultati ottenuti, tutto in THPG è frutto di un attento studio della periferica in dotazione.
Mai come in questo capitolo l’incentivo a migliorare le proprie caratteristiche è il cuore pulsante di tutta la struttura narrativa, la frase “every skater has a story. Create yours.”.
È il modo più diretto per spiegare sinteticamente quanta enfasi sia posta nell’editing di ogni aspetto del gioco. Al giocatore vengono offerte tre principali “vie” per vivere lo skate, ognuna diversa e complementare, nelle prime fasi del gioco vi sarà chiesto di assaporarle tutte per poi decidere, in base alle proprie attitudini, a quale dedicarsi completamente.
La strada della carriera prevede l’esecuzione di trick di un certo livello eseguiti con pulizia impeccabile, questo determinerà vincite in denaro, sponsor e gare da sogno in skate park altrettanto da sogno…
la seconda strada che tenterà di conquistare i vostri favori è quella definita “hardcore”, lo skate duro e puro, fatto da gente che non teme nulla e che è pronta ad affrontare sfide al limite delle proprie possibilità solo per avere quella scossa di adrenalina che per quel tipo di skater vale più di qualsiasi vincita in denaro, il corrispettivo su strada dei surfisti di Point Break (eccezionale film di Katrine Bigelow, se non lo conoscete lo dovete vedere assolutamente, idem lords of dogtown, gli unici film che parlano della cultura surf/skate senza retorica…).
La terza e ultima strada proposta è una versione “freak” della cultura dello skateboarding, ogni avventore di questa disciplina vedrà lo skate come una filosofia votata alla creazione perenne di skate park, sempre e comunque con i materiali più improbabili, in questo contesto ogni zona è raggiungibile e “skateabile” , nessun limite, solo la fantasia! Tutte queste diverse “traiettorie” prevedono un impegno e una dedizione totale, ma non pensate che sia difficile padroneggiarne le peculiarità, è solo questione di istinto, sarà il vostro modo di “skateare” a farvi scegliere automaticamente la strada da seguire… lasciatevi andare, nessuna imposizione, solo skate…

E adesso? Adesso? Ora ti dico adesso cosa…
La piega presa ultimamente dal team mi aveva un po’ indispettito, ok per l’atmosfera scanzonata che si respirava in ogni capitolo, ma l’aspetto grafico era dirottato pericolosamente verso il grottesco/umoristico… a mio avviso una scelta discutibile se l’intenzione era quella di valorizzare lo sport dandogli la dignità che merita…in THPG si è finalmente attuata la virata che mi aspettavo, via gli stilemi grotteschi e bentornato look realistico!
Tutto appare sicuramente più cupo visivamente, ma sia le strutture architettoniche degli ambienti, sia i modelli poligonali di personaggi, vantano una complessità concettuale finalmente libera dai tratti demenziali avuti nei precedenti capitoli.
Ciò non significa che gli estremismi visti nei prequel siano stati eliminati, anzi! Ora come allora è possibile “grindare” sui cavi ad alta tensione, fare “wallride” al limite delle leggi della gravità e saltare improbabili voragini, ma se in passato queste “evoluzioni” venivano liquidate con l’appellativo “roba da videogame”, grazie alla nuova veste grafica assumono tutt’altra rilevanza, il brivido e la scossa di adrenalina ricevuti mentre si sfreccia a tutta velocità tra le auto in movimento, unito ad un kick flip 380° effettuato per concludere un ollie usando come rampa le barriere dei lavori in corso, beh… è qualcosa che nei precedenti capitoli non era avvisabile… ogni evoluzione, anche la più banale assume tutt’altra rilevanza in THPG! lo stile, la fisica “realistica”(esagerata ma coerente al contesto, merito dell’havok…), la fluidità impeccabile delle animazioni regalano momenti di assoluto godimento ludico.
Vedere (e rivedere grazie all’editor dei video…) le proprie evoluzioni da spettatore regala un’emozione che è difficile da descrivere, vi basti sapere che è unica e che nessun altro titolo “sportivo” può regalare… di pregevole fattura anche il resto delle caratteristiche che delineano THPG come un prodotto next-gen per sistemi next-gen.
Texture estremamente curate sugli ambienti e sui personaggi, meno sui mezzi, ma è un dettaglio di poco conto tenendo presente anche gli effetti di luce applicati discretamente ovunque, in alcuni frangenti splendidi in altri solo buoni . un comparto tecnico privo di sbavature davvero compromettenti, a mio avviso una rinascita per la serie che spero continui su canoni simili…

Potrei non parlarvi del sonoro, tanto so benissimo che conoscente bene questo aspetto dei titoli dedicati allo skater rapace….vi faccio solo un paio di nomi : THE CLASH, NIRVANA… vi bastano? NO? ROLLING STONE, BLOCK PARTY, BEASTIE BOYS?!? Devo continuare? Ok avete capito… per il resto il doppiaggio e ancora una volta di ottima fattura, in inglese sottotitolato.

Concludendo
Ancora una volta il team Neversoft mi ha stupito regalandomi uno dei giochi più divertenti e longevi (in sigle player è lungo…online è eterno!) di questo affollatissimo autunno videoludico! Un nuovo paradigma per la serie e per il genere degli videogame dedicati allo sport estremo più famoso del mondo… se vi appassiona la serie compratelo al volo, non ve ne pentirete, se non la conoscete, beh, Proving Ground è un ottimo modo per iniziare a conoscerla…
Spero vivamente che questo sia il primo capitolo di una rinascita del franchise che mai come oggi si presenta in splendida forma…
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilitá: 9
Longevitá: 8.5

Voto Finale
8.7

+ Punta di diamante:
+ Grafica realistica e di notevole impatto
+ Editor di personaggi e livelli sempre più completo
+ Giocabilità ad un passo dalla perfezione
+ Colonna sonora che ormai tocca vette raggiunte solo dalla serie GTA


- Pecora nera:
- Qualche imperfezione… lievi deficienze del motore grafico
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Activision

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