Lo scorso anno
la console di casa Microsoft ospitò un bizzarro
quanto valido progetto Rare, l’ingiustamente ignorato
Viva Pinata. Nonostante il team avesse lavorato in modo
impeccabile, realizzando di fatto una simulazione di una
profondità e di un’originalità innegabili
(leggete la review di Overgame per saperne di più…),
il gioco non riscosse il successo sperato, se da un lato
la critica ne parlò in maniera assolutamente positiva,
il pubblico reagì in maniera ingiustamente fredda…
l’investimento in termini di merchandising e marketing
da parte di Microsoft fu comunque ingente, la P.I. dei
personaggi era (ed è) di proprietà del colosso
di Redmond, il non sfruttarla sarebbe stato deleterio,
specie a fronte dell’investimento iniziale, ed è
così che le Pinate di casa Rare tornano in una
nuova veste, l’ormai sfruttatissima struttura “party
game” ormai presente da anni su console, specie
in quelle marchiate Nintendo (i cui utenti si vedono arrivare
un mario party a cadenza annuale…), un’operazione
che mira a guadagnare i consensi non ottenuti nel primo
titolo dedicato agli animali di cartapesta…
Niente giardino, niente dimora…
La struttura gestionale adottata nel prequel, come
accennato poche righe fa, è stata totalmente abbandonata
in favore di una tipologia di gioco adatta davvero a chiunque,
specie a quel mondo di “non giocatori”
che Microsoft tenta disperatamente di conquistare incurante
del fatto che costoro sono già migrati in massa
sulla bianca scatolina della Nintendo, il temutissimo
e vendutissimo Wii.
Il chiamare in causa la casa di Kyoto non è stato
certo casuale, già dai primi minuti di gioco il
titolo non nasconde minimamente la sua”ispirazione”
ai vari mario party, con in più un inizio che pesca
a piene mani da un altro titolo dedicato al paffuto idraulico
italiano, quel mario kart che riscuote consensi dai tempi
del Supernes… del famoso titolo Nintendo, questo
Party Animals eredita praticamente tutte le peculiarità
che lo resero (e lo rendono tutt’oggi) un titolo
eccezionale in multiplayer e solo discreto in single.
In ogni tracciato (7 in totale percorribili anche al contrario…)
ci saranno vari tipi di add-on da utilizzare a discapito
dei nostri avversari, si va dagli acceleratori e potenziamenti
vari, alle “armi” più disparate
per “disturbare” non proprio amichevolmente
i contendenti alla vittoria. La gara però non costituisce
il fulcro del gioco, la parte del leone la fanno i demenzialissimi
ed esilaranti minigiochi da affrontare al termine della
stessa. Ce ne sono oltre 40 tutti di discreta qualità
a livello creativo, alcuni davvero fenomenali per la dose
di idiozia di cui sono pregni (come non citare la gara
di barchette a vela mosse dai rutti delle pinate? Spassoso
davvero…), oltretutto per evitare complicazioni
inutili, il gioco vanta un sistema di controllo tra i
più intuitivi disponibili sulla piattaforma ludica
di casa Microsoft. ovviamente come per il 90% dei titoli
disponibili su XBOX360 la componente online è presente
in maniera determinante, l’impossibilità
di usufruire di una linea a banda larga è un serio
ostacolo alla fruizione al 100% del titolo, che già
da titolo ci fa capire quanto sia orientato al multiplayer,
naturalmente si può giocare in più persone
anche offline… e più che un opzione è
un consiglio, Viva Pinata “party Animals”
da il meglio se giocato in più persone!
Piccole, tenere, tutte da rompere!!!
Graficamente il titolo presenta la medesima buona qualità
del prequel, un esplosione di colori davvero impressionante
il tutto collocato su strutture poligonali allo stesso
tempo complesse e armoniose nel loro dinamismo. Il character
design è assolutamente splendido, peccato solo
per il numero di Pinate, notevolmente inferiore al prequel,
un vero peccato specie in relazione alla qualità
con cui sono realizzate, davvero troppo particolari per
escluderne cosi tante… come nel precedente capitolo
grande cura è stata riposta nell’illuminazione
e nella gestione delle fonti di luce, benché non
lascino a bocca aperta, sono tutte perfettamente implementate
e valorizzano non poco il lavoro fatto dai grafici sulle
scelte cromatiche, accostamenti bizzarri ma allo stesso
tempo incredibilmente validi, un utilizzo così
ragionato dei colori non lo vedevo da tempo, la parentela
con i film di animazioni 3D è sempre più
marcata…
Ottimo anche il sonoro con musiche demenziali e stacchetti
degni di un titolo del genere, buoni anche gli effetti
sonori (se state pensando ai rutti…bhe sono credibili!).
Concludendo…
Un titolo che cerca di accaparrarsi il pubblico che
in precedenza cercò di sedurre il suo prequel,
un operazione riuscita almeno in parte, l’uscita
del titolo va ad occupare una nicchia di titoli non ancora
presenti su 360, per quanto fanciullesco l’originale
viva pinata era fin troppo profondo per quel tipo di pubblico
a cui è indirizzato questo “seguito”.
Rimane un titolo indicatissimo per i più piccoli
o per un gruppo di amici che non ha nessuna voglia di
comprare un Wii… |
