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Rygar

Nei tempi antichi vi era un'isola, Argus, colonizzata dagli uomini prosperava nella felicità fino a che un giorno i malvagi esseri semidivini chiamati titani non giusero all'isola, che lentamente decadeva sotto i loro soprusi. Il giovane gladiatore Rygar si era distinto per la sua capacità di combattere e nel giorno dell'onore lui tributato, i titani compirono il loro sopruso più grande, rapendo la principessa del regno. Sarà quindi Rygar ad essere investito dell'incarico di trovare e salvare la principessa, ed arginare una volta per tutte il terrore dei titani.
È questa per sommi capi la storia di Rygar, nuovo gioco della Tecmo che in realtà nuovo non è, essendo il remake di un famoso coin-op anni 80. Lo so, questo magari fa storcere il naso a qualcuno che teme la solita minestra riscaldata, ma non temete, non è cosi.
La storia è quella delle righe di cui sopra, e non c'è bisogno di dilungarsi oltre dato che non ci sarebbe altro da aggiungere di un titolo che non si basa su una trama elaborata, bensì su una più classica modalità di combatimenti misti ad esplorazioni, ai quali la trama fornisce la raison d'etre.


Graficamente il pericolo peggiore è scampato, cioè una semplice rinfrescata a quello che era il gioco da bar. La grafica di questo gioco impressiona molto positivamente con un design veramente ben fatto, ricco di particolari e moderno.
L'atmosfera romano-ellenica è resa ottimamente, soprattutto grazie alla caratteristica migliore di tutto il comparto grafico; i palazzi e tutte le architetture sono un piccolo capolavoro, realizzati con gran cura e con un risultato veramente ottimo, sono una gioia per gli occhi e creano l'atmosfera giusta ad immedesimarsi nel gioco.
È la grafica in generale a soddisfare, oltre alla già citata architettura, le texture hanno uno standard molto elevato per la PS2, la scelta della palette cromatica nonostante alcune volte un po' troppo chiara è comunque azzeccata, anche la fluidità delle animazioni si dimostra molto buona.
Il neo è che alcune animazioni non sono proprio il massimo e alcuni effetti di luce si dimostrano non naturali, ma tutto sommato non è nulla di importante. Sottolineamo invece con piacere l'elevata interazione che c'è con i fondali che non sono semplici quadri che fanno da sfondo, ma entrano nel gioco attivamente.


La Giocabilità è sicuramente buona ma devo menzionare in questo caso il vero protagonista del gioco, che ho tenuto volutamente nascosto. Non vi siete chiesti come faccia il nostro Rygar a combattetere le orde di nemici? Spinaci? No.
Preme i loro punti di pressione? No.
Alabarda spaziale? No. Dieta a base d'aglio? Nemmeno. L'arma di Rygar, in assoluto una delle più devastanti che la memoria ricordi in un videogames , si chiama Diskarmor (già il nome suggerisce qualcosa vero? Ndr) e consiste in uno scudo con i bordi che portano delle lame affilatissime e che può essere usato come scudo, come arma da taglio, come arma da lancio, insomma un tuttofare veramente devastante.
Durante il gioco ne troverete tre in totale, di diversa gittata, con cui sbizzarrirvi a imparare e usare le combo ottenute con la combinazione dei tre tasti. Che cosa manca quindi? Semplice, i nemici.
A parte i boss di fine livello, i restanti cattivi sono stupidi e facili da inquadrare, limitando quindi il fattore divertimento, poiché non ci vorrà tanto ad avanzare come tra un mucchio di legni secchi. Peccato, un cosi bel sistema di combattimento avrebbe meritato sicuramente dei nemici degni di questo nome.


Il Sonoro è una piccola perla con le sue musiche suonate dall'orchestra filarmonica di Mosca che ricreano la giusta atmosfera classica-epica che sottolinea alla meraviglia tutte le fasi del gioco, gli effetti sonori altrettanto buoni e realistici.
Non è la più bella mai sentita ma è comunque al di sopra della media.


La Longevità non è altissima, questo a causa di quanto detto sopra, nemici scarsi che si tagliano con un grissino.
Il livello di difficoltà, di per se non elevato, si riduce proprio per il fattore di stupidità dei cattivi di turno. Non è un gioco che credo riprenderete in mano, intendiamoci, è bello ma a meno che non siate appassionati di QUESTO titolo.


Tirando le somme non mi voglio dilungare troppo in chiacchiere. Rygar è un bel gioco, non è un capolavoro ma è un gioco degno di nota, che io personalmente comprerei. Non mi aspetto certo di trovarci Final Fantasy ma attimi di puro svago e divertimento condito da quel pizzico di mitologia epica che da al tutto una dignità di gioco adulto. Una minestra riscaldata? No. Un pasto da ristorante di lusso? Nemmeno. Direi un onesto sano e genuino pranzo d'agriturismo, che si merita un bell' 8.



   
Andrea
   
 
   
       
     
         
 


  Prodotto
  Wanadoo
  Sviluppatore
  Tecmo
  Genere
  Azione
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Una buona grafica e un buon sonoro accompagneranno Rygar durante le battaglie..
  - Sistema di controllo semplice ed intuitivo..
  - Pecora nera:
  - A volte risulta troppo ripetitivo...
  - Telecamere non sempre all'altezza della situazione..

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