Overgame Oltre il gioco
Homepage
Visita il nuovo sito Overgame.it
HomePCPS2PS3PS4XboxXbox 360Xbox OneGameCubeWiiWii U3DSDSPSPPS VitaTecnologiaiPhoneAndroidWindows PhoneRetrogames
NewsVideoReviewsPreviewsEditorialiAnime - MangaGame CardGuide Strategiche Ufficiali - Libri - ArtBook - FumettiDVD - Blu-RayMovies - Serie TV
Best games
Siti Partner
In collaborazione
Editoriali - Assassin's Creed - PS3 - Xbox 360
Assassin's Creed
Versione per la stampa Versione per la stampa - Commenta la review nel forum
Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
È passato parecchio tempo dall’annuncio dell’allora nuovo progetto Ubisoft, tempo in cui si sono susseguite dichiarazioni e smentite da parte di chiunque fosse coinvolto anche solo marginalmente nel progetto. Nell’E3 in cui Sony presentò al mondo PS3, tra i tanti proclami di superiorità del proprio hardware, annunciò anche l’esclusività del titolo per la propria piattaforma next-gen, fortunatamente Ubisoft smenti qualche tempo dopo dichiarando la natura multipiattaforma del progetto…allora si sapeva poco del gioco, le uniche certezze erano il team di sviluppo (Ubisoft Montreal, tra i più attivi e validi team in seno alla soft-co d’oltralpe), la principale location in cui era ambientato il gioco (1191 AD in terra santa, al tempo delle crociate…), e l’investimento in tempo e denaro che la più grande soft-co europea era disposta spendere per creare una nuova P.I. dal quasi sicuro successo…finalmente è arrivato, che siate possessori di PS3 o 360 non ha importanza, sarete testimoni della nascita di un nuovo e sicuro franchise…

Il tempo, la genetica il Credo…
Il titolo prodotto dalla splendida Jade Raymond vanta da subito un costrutto narrativo originale ed intrigante. Già dai primi secondi di gioco si intuisce che l’epoca delle crociate NON è la sola location in cui è ambientato Assassin’s creed, e il protagonista non è il solo Altair…
le missioni che saremo chiamati a svolgere in terra santa sono proiezioni virtuali basati sui ricordi scritti indelebilmente nel DNA del vero protagonista della storia, Desmond Miles, il discendente diretto di Altair. Per ragioni inizialmente ignote, una società “Farmaceutica” si serve di un apparecchiatura chiamata “animus” per scandagliare il codice genetico di Desmond alla ricerca di ricordi appartenuti al proprio avo, l’unico modo per accedere ai particolari di ogni ricordo è farglieli rivivere attraverso una proiezione virtuale nella mente, il nostro protagonista sarà così scaraventato in una realtà alternativa il cui ruolo muta da spettatore ad interprete. Nelle sezioni all’interno dell’animus vestiremo i panni di Altair Ibn-La’Ahad, un membro dei Nizariti (o al-Hašišiyyun, assassini legati ad un ordine sciita- islamico attivo dall’tra VII e il XIV secolo…), il nostro compito sarà uccidere personaggi di spicco nelle fila dei cavalieri templari, allora presenti in modo determinante nelle principali città in cui hanno luogo le missioni, Gerusalemme, Acri e Damasco. Il cosa stiano cercando nei ricordi di Altair non ci è dato sapere, almeno all’inizio dell’avventura, nemmeno Desmond ha una vaga idea del perché sia così importante per questa società e del perché sia a tutti gli effetti un loro prigioniero…ma non è mia intenzione svelarvi oltre i particolari di una così bella e intricata trama… ed è proprio sulla sceneggiatura di eccellente fattura che il titolo Ubisoft ripone tutto il suo appeal. Assassin’s creed è ad oggi uno dei migliori esempi di narrazione interattiva, la profondità della trama, unita allo sfruttamento della tecnologia messa a disposizione dall’hardware odierno, rende l’esperienza una delle più coinvolgenti e intriganti fino ad oggi realizzate. L’eccellente regia del titolo rende affascinante persino il tutorial che affronteremo nelle fasi iniziali… in ogni caso la presenza dello stesso è un bene, la complessità dei controlli rende indispensabile questa fase denigrata da molti… le azioni che Altair è in grado di compiere sono tra le più coreografiche e spettacolari mai apparse in un viggì, la parentela con la serie del principino di persia, benché avvisabile da subito, è solo marginale, il silente assassino non compie evoluzioni oltre le leggi della fisica, si concede solo qualche strappo alle leggi della gravità (i voli in picchiata lanciandosi dalle torri ne sono un fulgido e spettacolare esempio…) in alcune aree presenti nel gioco, per il resto il punto di riferimento per le evoluzioni dell’agile killer è l’ormai abusato e famosissimo parkour, il vostro avatar non teme nessun ostacolo, è in grado di affrontare qualsiasi percorso sia in orizzontale che in verticale, ogni singolo anfratto delle città è raggiungibile ed esplorabile, se è presente nel vostro campo visivo, ci potete andare…un interazione con le strutture dello scenario assolutamente senza precedenti, sinceramente impressionante, specie se considerate la vastità degli ambienti…definirli immensi è riduttivo. Come accennavo qualche riga fa, il sistema di controllo è discretamente complesso, nulla che la pratica non possa risolvere, ma è opportuno chiarire che Assassin’s creed non è un action come tanti altri, ogni azione va ponderata, che sia di attacco o di “spostamento”. I dogmi su cui si fonda il credo degli Hašišiyyun prevedono la più totale riservatezza in ogni nostra azione. Attirare l’attenzione su di se equivale a vanificare la metodicità con cui viene pianificato ogni assassinio. Lavorando prevalentemente alla luce del giorno, con centinaia di persone presenti in ogni parte delle città, è indispensabile non essere avventati, sebbene in determinate circostanze una certa irruenza può giovare non poco allo svolgimento della missione in atto. Alcuni cittadini vivono i soprusi di alcune etnie di soldati, sia saraceni, sia crociati, se nel girovagare alla ricerca di indizi vi imbatterete in uno di questi, sarete chiamati ad una scelta, ignorare l’accaduto oppure intervenire, se scegliamo di aiutare il cittadino entreremo in fase di combattimento (che per quanto coreografico, non dispone della stessa profondità degli altri action presenti sul mercato…ribadisco però che Assassin’s creed non è un action comune…), eliminate le guardie avremo come ricompensa l’aiuto dei cittadini, abilissimi nell’aggirare chi ci da la caccia quando siamo in fuga. Molte delle missioni secondarie coinvolgono i cittadini, se volete un consiglio fateveli amici, nelle situazioni più concitate saranno preziosi… come detto in precedenza ogni assassinio prevede delle fasi, la prima è la raccolta di informazioni, la seconda è un’attenta analisi del percorso per raggiungere l’obiettivo e per dileguarsi nella maniera più rapida possibile, la terza ovviamente è l’uccisione del soggetto, di solito molto ben protetto. Per quanto possa sembrare ripetitivo, la metodicità di queste operazioni risulta assai appagante specie in relazione alla struttura architettonica di ogni edificio presente nelle città, i contrattempi capitano spesso, e sovente un percorso pianificato viene stravolto dalle impellenti necessità di fuga, di fatto la quarta e ultima fase. Indubbiamente è proprio quest’ultima ad essere la più concitata, grazie in particolare al level design, sicuramente gravido di spunti per implementare variazioni di percorso dell’ultimo secondo. Al di la delle operazioni da svolgere in ogni città ci sono altre peculiarità che rendono intrigante Assassin’s creed, molto del gameplay e devoluto all’esplorazione, molti edifici sparsi per il regno fungono da torri di avvistamento, raggiungerne la sommità risulta indispensabile per conoscere ed ampliare la mappa visibile (che si aggiornerà come una sorta di navigatore satellitare…), un incentivo ad esplorare il più possibile per avere a disposizione il maggior numero di locazioni visitabili.

Il medioevo secondo Ubisoft…
La parte che colpisce da subito nel nuovo titolo di casa Ubisoft è indubbiamente la grafica, ad oggi a mio avviso senza termini di paragone. Certo in molti sono ancora invaghiti dalla spettacolarità elargita dall’unreal engine 3 utilizzato nel pluripremiato gears of war…e non gli do certo torto, ma Assassin’s creed vanta un qualcosa che nemmeno il capolavoro Epic riesce ad avere. Lo stile utilizzato nel titolo Ubi è qualcosa di assolutamente originale, una commistione eccellente tra design sci-fi e illustrazione medieval/fantasy. Il character design del protagonista è il maggiore esponente dell’equilibrio tra epico e dinamico, così come gli ambienti, una bellezza senza pari di ogni cosa mostrata a video. Le strutture poligonali, per quanto realistiche, vantano un design e una cura per i dettagli che va oltre tutto quello visto fino ad oggi, dettagli enfatizzati anche dalle eccellenti texture e dall’illuminazione dinamica mai così perfetta come in questo gioco…i soli difetti riscontrabili sono un legero calo del frame rate in alcune aree, ed un impercettibile effetto pop-up in altre, ma sono veramente ininfluenti ai fini della resa, magnifica, della cosmesi del titolo.
Da segnalare l’eccellente animazione di ogni singolo personaggio, cosi come i cavalli, i più realistici dai tempi di shadow of the colossus…

Altra componente di assoluto pregio è il sonoro, finalmente il doppiaggio tocca i vertici che si spera di raggiungere con un titolo di questa caratura! Splendide tutte le voci, ottimamente caratterizzate e, cosa ancor più impressionante, sincronizzate in modo eccellente con il labbiale degli attori poligonali…davvero impressionante. Non da meno le musiche, sempre d’atmosfera sempre azzeccate al contesto…un lavoro encomiabile come non se ne “sentivano” da tempo…

Concludendo…
Un titolo che ha fatto discutere e che continuerà a far discutere generando consensi e disappunti, che ne dicano alcuni, io, come la redazione di Overgame, lo ha trovato eccellente sotto molti aspetti, per certi versi uno dei titoli più impressionanti presenti sul mercato… a mio avviso rientra nella categoria dei giochi (dei quali fanno parte Shenmue 1e2, ICO, REZ e Shadow of the colossus) per i pochi che oltre al valore strettamente ludico, sanno cogliere anche il valore artistico/narrativo, ora come ora Assassin’s creed è l’esponente più valido di questa generazione di console…

Il parere di Sergio
Che bello il gioco di Batman, anzi il gioco di Spiderman, anzi Spawn... si, insomma, di quello che si arrampica sul tetto più alto e si lancia giù per andare a soccorrere i cittadini in difficoltà.
Probabilmente se al posto di Damasco, Gerusalemme o Acre ci fosse stata una Gotham City, non avreste faticato ad immaginare come protagonista il cavaliere nero della DC Comics.
Le imponenti città medioevali offrono continui spunti alla giocabilità.
Se è vero che alla lunga Assassin’s Creed offre il fianco alla ripetitività (causa il reiterarsi delle medesimo modus operandi), il crescere delle abilità di Altair trasformano il giocatore da novizio dell’omicidio a micidiale macchina di morte.
Muoversi veloci sui tetti, consapevoli della propria forza, galvanizza a tal punto da spingerci ad affrontare nuguli di temerari soldati, sterminarli tutti senza subire un colpo e sparire nel nulla come un ninja.
La forza di questo gioco, si fonda anche sul sistema di combattimento semplice ed intuitivo. Bastano poche scaramucce per impadronirsi completamente delle letali arti dell’assassino.
Non si tratta di un Titolo esente da difetti (controlli inizialmente ostici, qualche bug grafico trascurabile, missioni ripetitive), ma il carisma e la maestosa imponenza del medio-oriente delle Crociate vi saprà far chiudere gli occhi e sognare.
Recensione a cura di:
Toni Viceconti - Sergio Magliacano
Votazione
Grafica: 9.5
Sonoro: 10
Giocabilitá: 8
Longevitá: 8

Voto Finale
9.2
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Narrazione affascinante e atipica
+ Grafica e design fuori parametro
+ Sonoro degno di Hollywood
+ Gameplay intrigante e originale


- Pecora nera:
- Sporadici cali di frame rate
- Non per tutti
 Editoriali
Distributore
Ubisoft

Gallery

| Newsletters | Staff | Contatti |
  © Overgame.it La riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo sito è vietata. I marchi, le immagini e la grafica esposta appartengono ai relativi proprietari.